Paolo Limiti è morto dopo una malattia, televisione in lutto
Paolo Limiti è morto dopo una malattia, televisione in lutto
Con la morte di Paolo Limiti se ne va un pezzo della nostra memoria collettiva. Il noto paroliere e conduttore televisivo è morto all’età di 77 anni nella sua casa milanese a causa di un tumore che lo aveva colpito improvvisamente nella scorsa estate. Amante dei retroscena e dei pettegolezzi eleganti, il suo nome è stato per anni sinonimo di nazional popolare. L’annuncio della sua morte è stato dato da Nicola Carraro, marito di Mara Venier e produttore cinematografico, che ha deciso di affidare a Instagram il suo cordoglio.
Paolo Limiti: l’inventore del Rischiatutto
Una lunga carriera la sua, che inizia nel lontano 1964. Limiti debuttò come paroliere di Julia de Palma, che decise di interpretare una sua canzone. Dopo aver lavorato come pubblicitario, grazie a Luciano Rispoli iniziò a collaborare con la Rai come autore e registra. Qualche anno più tardi iniziò a collaborare con Mike Buongiorno con il quale diede vita al celeberrimo Rischiatutto. Il suo nome è poi legato a numerosi programmi tra cui “Ci vediamo in tv”, “Domenica In” e “Cristina Parodi Live”.
Paolo Limiti: l’attività di Paroliere
Mina, Julia di Palma, Nomadi, Ornella Vanoni, Peppino di Caprio, Al Bano, Mia Martini. Sono solo alcuni degli artisti che hanno cantato le parole scritte da Limiti. Mina porterà al successo canzoni come Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Sacumdì Sacumdà, Ballata d’autunno, Un’ombra ed Eccomi; brani che contribuiranno alla visibilità e al successo di Limiti. Nell’immaginario collettivo Limiti è sinonimo di nostalgia. Il rapper e cantautore pugliese Caparezza, ad esempio, ha scritto una canzone ispirata agli settanta nella quale ironizza sul tono nostalgico delle trasmissioni di Paolo Limiti.
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