Sondaggi politici SWG: cosa ci vuole per cambiare il Paese?
Sondaggi politici SWG: cosa ci vuole per cambiare il Paese?
Prosegue il percorso di SWG sul sentiero della politica italiana. Recentemente, abbiamo analizzato i fattori che influenzano il voto, secondo il campione rappresentativo della popolazione italiana. Al primo posto si piazza la leadership, la quale stacca sia la tradizione che il fattore identitario. Un segnale ulteriore del cambio della politica. Il partitismo lascia spazio a una nuova forma di parlamentarismo liberale, dove i singoli eletti assumono maggior autonomia e godono del rapporto di fiducia con l’elettorato. Parlando nel merito dei cambiamenti, passiamo al sondaggio qui proposto. Ovvero, cosa ci vuole per cambiare il Paese?
Sondaggi politici SWG: il leader unico, necessario per leghisti e forzisti. PD per il riformismo
L’opzione più gettonata – la moda statistica – dell’intero campione, è quella del “vero partito riformatore”. In particolare, sono gli elettori ‘dem’ e gli indecisi a spingere per la via riformista. Addirittura ben un elettore democratico su due sceglie questa opzione. La via del partito riformista non è disdegnata nemmeno da una buona parte dei forzisti (34%) e leghisti (29%). Tuttavia, gli elettori di Forza Italia e della Lega Nord si decantano, a maggioranza, per il leader unico. Questa soluzione aggrada il 40% dei leghisti e il 42% dei berlusconiani.
Sondaggi politici SWG: le molteplici anime del Movimento 5 Stelle
Il risultato più frammentato proviene dalla costellazione pentastellata. Due risposte, infatti, sono praticamente appaiate. In testa, troviamo la soluzione riformista – appoggiata dal 33% del segmento -. Immediatamente dopo, troviamo la “vera democrazia dal basso”, votata dal 32% dei pentastellati. Fu questo il mantra della prima fase del M5S. Segue, leggermente staccata, la soluzione del leader unico. Si palesa l’effettiva dispersione ideologica del Movimento, votato sia da elettori di sinistra che di destra (oltre che dai non auto-posizionati). Si può affermare, in considerando i risultati del sondaggio, che la base elettorale sia più moderata rispetto alla narrativa dominante del partito; quella del “tutti a casa”.
Sondaggi politici SWG: nessuno crede in un nuovo partito di sinistra
Infine, risulta decisamente interessante il dato della “soluzione a sinistra”. Quasi nessuno crede che per cambiare l’Italia ci voglia un partito di sinistra. Solo il 10% degli elettori PD si decanta per questa opzione e, nel complesso, raccimola appena il 6% dei consensi.