India: no all’educazione sessuale a scuola, sì allo yoga
No all’educazione sessuale a scuola, sì allo yoga obbligatorio. Ha le idee chiare il ministro della Sanità indiano Harsh Vardhan, che sul suo sito internet ha dichiarato cosa dovrebbe essere insegnato nelle scuole dell’India. E così, dopo aver messo in dubbio l’efficacia dei preservativi, Vardhan finisce di nuovo sui giornali.
Secondo il ministro, l’educazione sessuale nelle scuole dell’India dovrebbe essere abolita: “La cosiddetta ‘educazione sessuale’ dovrebbe essere eliminata” ha scritto sul suo sito internet. Al contrario, “i corsi di yoga devono essere materia obbligatoria”.
Lo yoga è una delle più famose e antiche pratiche ascetiche dell’India e non solo. Si è diffuso anche nel mondo occidentale, diventando però spesso una sorta di ginnastica che attraverso particolari tecniche respiratorie mira a rilassare il corpo.
Invocando lezioni di yoga nelle scuole, Vardhan vuole dare più spazio e peso alla cultura tradizionale indiana. Ma le polemiche sono scoppiate lo stesso. Molti attivisti hanno accusato il ministro di voler diffondere in India politiche arretrate.
Solo un pochi giorni fa, Vardhan aveva fatto sapere la sua sui preservativi: “I preservativi promettono sesso sicuro, ma il sesso più sicuro in assoluto è quello basato sulla fedeltà nei confronti di un solo partner”. Il governo dovrebbe impegnarsi “promuovere l’integrità del rapporto sessuale tra marito e moglie, che è parte della nostra cultura”, ha aggiunto. “Il messaggio sbagliato che viene inviato è che non c’è nessun rapporto sessuale illecito fino a quando si usano protezioni”.
Vardhan non è nuovo a dichiarazioni controverse che svelano come per lui i metodi tradizionali abbiano più peso rispetto alle ricette contemporanee: anche nel campo della medicina moderna, come ha ricordato l’edizione indiana dell’International Indian Times. Secondo Vardhan le antiche pratiche mediche indiane erano in grado di combinare la salute del corpo e la salute dello spirito con risultati migliori rispetto a quelle di oggi. Esempio ne sono i paesi occidentali, ricchi e sviluppati, ma popolati da persone stressate e malate.