Pensioni notizie precoci: Ape e Quota 96, comitati in campo
Molti avvenimenti sul fronte delle pensioni. Le ultime notizie riguardano precoci, Ape e la Quota 96. Comitati e sindacati pronti a rivendicare i diritti dei lavoratori attraverso diverse manifestazioni organizzate nei prossimi giorni. A Torino avverrà un presidio dei lavoratori precoci davanti alla sede regionale dell’Inps. Intanto si fa strada l’ipotesi di creare l’Ape donna, la conferma arriva direttamente dal comitato. L’Usb propone ufficialmente la Quota 96 con uscita anticipata a 60 anni. Infine i sindacati si avviano al nuovo confronto col governo di martedì prossimo.
Pensioni notizie precoci: manifestazione a Torino
Il 4 luglio mentre a Roma avverrà l’incontro governo-sindacati, davanti alla sede Inps di Torino ci saranno i precoci. Il comitato ’41xtutti i lavoratori uniti di Torino’ ha organizzato un presidio in Corso Giulio Cesare. Motivo della protesta è il supporto nei confronti di una donna che si è data fuoco in quel posto. Secondo le ultime indiscrezioni parteciperanno anche le componenti del comitato Opzione Donna che intendono richiedere una proroga della sperimentazione.
Pensioni notizie precoci: Ape donna, il punto
Dal comitato a supporto dell’Ape donna fanno sapere che il provvedimento andrebbe inserito nello prossima riforma previdenziale. Secondo le recenti stime economiche non graverebbe in negativo sul bilancio dello stato. Anche Marco Leonardi non ha smentito la questione nonostante non ci siano ancora indicazioni per il prossimo bilancio. I lavori di cura femminili andrebbero riconosciuti come valore economico, concludono dal comitato.
Pensioni notizie precoci: Quota 96 e sindacati
Anche i sindacati sono al lavoro nell’interesse dei loro iscritti. L’Usb ha creato un programma che prevede il superamento della legge Fornero e l’introduzione della Quota 96. Come requisiti basterebbero 60 anni d’età e 36 di contribuzione, mentre con 40 anni di contributi il pensionamento arriverebbe subito. Inoltre la proposta prevede il pensionamento di vecchiaia a prescindere dalla contribuzione a 65 e 60 anni rispettivamente per uomini e donne. Anche l’Usb come la Cgil chiede la cancellazione del meccanismo di adeguamento aspettativa. Oltre all’incontro con l’esecutivo, secondo i ben informati si va verso un’assemblea unitaria Cgil-Cisl-Uil il 13 luglio.
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