Bonus Casa: agevolazioni 2017, scadenza il 31 dicembre.
Siete informati sui bonus casa 2017? Ve ne sono alcuni già scaduti e altri che scadranno il 31 dicembre di quest’anno, qualora non vengano prorogati anche nel 2018. Per non andare incontro a scadenze impreviste, riepiloghiamo le agevolazioni 2017 sulla casa attualmente in vigore. Almeno fino alla fine di quest’anno. Ce ne sono diverse che potrebbero interessarvi. E vi potrebbe interessare anche sapere come accedere ai bonus casa 2017.
Bonus casa 2017: agevolazioni lavori in casa o condominio
Con ben 1,4 milioni di domande di lavori di ristrutturazione in casa o condominio effettuate nel 2016, questo bonus casa è molto richiesto anche quest’anno. Quello che dovete sapere è semplice. Potete recuperare il 50% delle spese fino a un tetto massimo di 96 mila euro. Questa è una tra le agevolazioni più prorogate, ma a partire dal 1° gennaio 2018 lo sconto potrebbe tornare al 36%. Il tetto massimo di spesa scenderebbe invece della metà, a 48 mila euro. Quest’anno, per il condominio, sono previste le detrazione anche per i lavori di manutenzione ordinaria. L’agevolazione del 50% decadrà anche nel caso di lavori pagati ai cantieri nel 2018 ma iniziati nel 2017. A oggi non si hanno ancora notizie su un’eventuale sesta proroga, pertanto meglio approfittarne subito.
Bonus casa: bonus mobili 2017 in scadenza
Tra i bonus casa prorogati al 31 dicembre 2017 figura anche il bonus mobili. A differenza dei lavori in casa o condominio, il bonus mobili potrebbe essere cancellato nel 2018. A oggi questa agevolazione riguarda l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (classe minima A+, A per i forni), correlati ai lavori di recupero del patrimonio edilizio fatti nel 2016 e 2017. Il tetto massimo di spesa è di 10.000 euro.
Bonus casa 2017: agevolazioni per l’acquisto
Questa è una delle misure poco usate. In vigore dal 2014, nel 2018 sparirà del tutto. Lo sconto è riservato agli acquirenti di case ad alta efficienza energetica (A o B), con deduzione del 20% su 8 anni sul prezzo delle abitazioni acquistate a scopo locazione. A sparire nel 2018 anche la detrazione decennale dall’Irpef del 50% dell’Iva pagata per gli acquisti di abitazioni direttamente dal costruttore. Questa misura, più richiesta della precedente, potrebbe avere qualche speranza di proroga. A oggi, comunque, non si hanno ancora notizie ufficiali, né voci di corridoio in tal senso.
Bonus casa 2017: ecobonus 65% rivisto nel 2018
Una delle misure legate al bonus casa 2017 più richieste l’anno scorso riguarda l’ecobonus al 65%. Questa agevolazione riguarda gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Se non venisse prorogata quella riservata alle singole abitazioni, per queste tornerebbe in vigore l’agevolazione del 36%. Quel che è certo è che fino al 2021 la misura resterà valida per gli interventi di riqualificazione energetica sulle parti comuni del condominio. Le percentuali del bonus potrebbero essere aumentate fino a un massimo del 75% sugli interventi di più complessa natura.
Bonus casa: cedolare secca 10% affitti a canone concordato
Di questa misura si è richiesto più volte un rinnovo. Introdotta con il Decreto Casa nel 2014, anche questa agevolazione scadrà il 31 dicembre 2017. Se non verrà prorogata, la cedolare secca del 10% sugli affitti a canone concordato sparirà. Ciò significa che si tornerà a pagare l’aliquota del 15%. 6 punti percentuali in meno rispetto all’aliquota standard. Differenza che potrebbe quindi penalizzare gli affitti di locazione agevolata.
Bonus Casa 2017: agevolazioni già scadute
In attesa di possibili proroghe legate alle misure sopraccitate, forse è meglio affrettarsi per la fine di quest’anno. Tra le agevolazioni già scadute, vi è una misura che forse non era nota ai più. L’agevolazione riguardava uno sconto sul pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale sulle case acquistate all’asta. La misura era valida solo se l’acquisto riguardava la prima casa. Il pagamento delle imposte era di soli 200 euro. L’agevolazione è scaduta il 30 giugno 2017, frutto di una proroga di 6 mesi introdotta con l’ultima Legge di Bilancio 2017.