Assegni familiari 2017: tabella e modulo, i nuovi importi

Pubblicato il 6 Luglio 2017 alle 09:07 Autore: Redazione
Assegni familiari 2017

Assegni familiari 2017: tabella e modulo, i nuovi importi

Con la circolare 87/2017 , l’INPS ha fissato i nuovi limiti di reddito e i relativi importi da corrispondere al nucleo familiare. Tali importi hanno già cominciato ad essere versati dal passato 1° luglio 2017.

Nel comunicato, l’Istituto di Previdenza Sociale, precisa che “ai fini della rivalutazione da applicare sulle prestazioni assistenziali e previdenziali; restano fermi per l’anno 2017 i livelli reddituali contenuti nelle tabelle relative all’anno 2016 (circolare INPS n. 92/2016). Restano fermi anche i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2018, alle diverse tipologie di nuclei familiari.

Gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.

Assegni familiari 2017: che cos’è e a chi spetta

L’assegno al nucleo familiare (ANF) non è altro che un sostegno economico per le famiglie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati da lavoro dipendente. I nuclei familiari devono essere composti da più persone. Il reddito complessivo deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge. L’importo ell’assegno è calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare; del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo.

Sono previsti importi e fasce reddituali più favorevoli per situazioni di particolare disagio (ad esempio, nuclei monoparentali o con componenti inabili). I redditi  del nucleo familiare sono quelli assoggettabili all’ IRPEF, al lordo delle detrazioni d’imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali. Sono da indicare anche i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o imposta sostitutiva (se superiori complessivamente a 1.032,91 euro). Il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato.

L’assegno spetta a; lavoratori dipendenti; dipendenti agricoli; domestici; lavoratori iscritti alla gestione separata; titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS; titolari di prestazioni previdenziali; lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

Assegni familiari 2017: durata

Il diritto decorre dal primo giorno del periodo di paga o di pagamento della prestazione previdenziale, nel corso del quale si verificano le condizioni prescritte per il riconoscimento del diritto (ad esempio celebrazione del matrimonio, nascita di figli). La cessazione avviene alla fine del periodo in corso o alla data in cui le condizioni stesse vengono a mancare (ad esempio separazione legale del coniuge, conseguimento della maggiore età da parte del figlio), se spettano assegni giornalieri, il diritto decorre e termina dal giorno in cui si verificano o vengono a mancare le condizioni prescritte.

Non possono essere erogati complessivamente più di sei assegni giornalieri per ciascuna settimana e 26 per ogni mese. Per i pagamenti subordinati ad autorizzazione da parte dell’INPS, la data iniziale dell’erogazione e quella di scadenza sono indicate nell’autorizzazione. Se la domanda viene presentata per uno o per più periodi pregressi, gli arretrati spettanti vengono corrisposti entro cinque anni, secondo il termine di prescrizione quinquennale.

 

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