Borsa italiana, analisi tecnica: azioni in calo a Piazza Affari.
Con un mercato azionario europeo che non ha registrato grandi movimenti, la Borsa italiana ha chiuso in negativo nella giornata di ieri. Il Ftse Mib ha subito una flessione (-0,44%), lo stesso per il Ftse Italia All-Share (-0,41%) e il Ftse Italia Star (-0,04%). In positivo ha chiuso il Ftse Italia Mid Cap (+0,06%).
Borsa italiana: dati macroeconomici
Nella giornata di ieri Markit Economics ha annunciato un ribasso nel mese di giugno dell’indice PMI Servizi dell’Italia. Più precisamente una flessione di 1,5 punti percentuali rispetto al mese precedente. L’indice PMI Italia è sceso dunque a 53,6. Il dato ha smentito quindi le previsioni degli analisti, che si aspettavano un calo più leggero (0,5 punti). Diverso il discorso in Europa. In Francia l’indice PMI Servizi è aumentato di 1,6 punti, arrivando a 56,9. Anche in Germania l’indice PMI Servizi ha registrato un leggero aumento (54 punti, +0,3 rispetto al mese precedente). In media, il PMI Servizi dell’Eurozona ha subito un calo di 0,9 punti, scendendo a 55,4 punti.
Sempre sul fronte dei dati macroeconomici, sono stati resi noti da Eurostat i dati del volume delle vendite al dettaglio nell’Eurozona. Si è registrata una crescita dello 0,4%, con una variazione di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. L’incremento annuale è stato del 2,6% (+0,3% rispetto alle stime).
La diffusione di questi dati ha influito sull’andamento dei mercati azionari europei. L’euro è sceso sotto gli 1,135 dollari.
Borsa italiana: analisi tecnica
A Piazza Affari più del 50% dei titoli hanno chiuso con segno negativo. 137 con segno positivo e 14 sono rimasti invariati.
Penalizzati i titoli petroliferi. Saipem ha perso il 2,72%, a causa principalmente di un report Barclays. Eni ha subito la forbice di Deutsche Bank ed Exane sul target price e ha perso l’1,42%. In negativo anche Tenaris (-1,35%) e Saras (-0,57%).
Hanno vacillato tra segno più e segno meno i titoli bancari. MPS è stata sospesa dalle contrattazioni. Questo dopo che la Commissione Europa ha dato l’ok al piano di ristrutturazione quadriennale (2017-2021) dell’Istituto. Oltre alla dismissione di 28,6 miliardi di euro di sofferenze lorde, è stato stabilito anche la cessione dei titoli Junior e Mezzanine ad Atlante II. Previsto un aumento di capitale per l’Istituto senese per un totale di 8,1 miliardi di euro (3,9 miliardi dal MEF, 4,3 miliardi dal burden sharing).
Unicredit ha chiuso a -1,51% (17 euro), mentre UBI Banca ha registrato una più leggera flessione: -0,29% (4,062 euro). In positivo Banca Carige (+5,5% a 0,253 euro).
Anche Leonardo ha chiuso in positivo (+1,91% a 14,93 euro). Merito del rialzo del target price da parte di JP Morgan (da 17 a 20 euro) e la conferma del rating Overweight.
Nel settore del lusso, YOOX Net a Porter Group ha registrato un rialzo del 4,49% a 25,83 euro. In base ai report degli analisti, la partecipazione degli operatori sul titolo sta diventando sempre più intensa. Prevista una fase ad alta volatilità. Jeffries ha indicato l’acquisto delle azioni. Idem per Moncler (abbigliamento), che ha chiuso a +1,12% a 20,77 euro.
Al momento in cui scriviamo il Ftse Mib sta registrando un leggero rialzo dello 0,60%.
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