“È una fuga per andare da qualche altra parte: auguri di buon viaggio a chi va via. Amen”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, parlando oggi a Bari con i giornalisti a margine di un incontro. “Dall’inizio – ha aggiunto – si sapeva che erano 10-12 i deputati che andavano via, ma questa partita è stata gestita con una certa attenzione ai mass media per cui, invece di andare fuori da questa comunità tutti insieme, si è praticata la distillazione per continuare a produrre clamore”. “La crisi è stata annunciata in quelle proporzioni e quella è. Per quello che mi riguarda – ha aggiunto Vendola – non è una scissione perchè riguarda un gruppo parlamentare e non il partito. È una fuga per andare da qualche altra parte: auguri di buon viaggio a chi va via. Amen”. “Noi – ha continuato – siamo abituati a restare fedeli ad una scelta che non è di ripiegamento identitario o di chiuderci nel fortino: è la scelta di continuare ad essere sinistra di governo senza salire sul carro del vincitore, senza lasciarci catturare dal fascino di chi oggi gode di un consenso che – secondo Vendola – è anche frutto di un’incredibile conformismo culturale che c’è nel Paese. Ecco, come diceva Bertolt Brecht, noi – ha concluso Vendola – ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati”.