Sondaggi Unione europea: cresce la fiducia nelle istituzioni
A rivelarlo è l’Eurobarometro 461, pubblicato dalla Commissione Europea nell’aprile del 2017. Diverse sono le istituzioni poste sotto la lente da questo studio. L’analisi di questo aumento di fiducia rivela comunque diverse facce del fenomeno. Infatti il dato per le istituzioni nazionali registra un 40% dei cittadini che tendono a fidarsi con un aumento del 9% rispetto all’autunno del 2016.
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Sondaggi Unione europea, cresce la fiducia
Ma all’interno di questo risultato ci sono differenze nazionali, tra cui l’Italia che con il suo 27% si colloca ben al di sotto della media europea anche se la tendenza rispecchia il trend europeo, ottenendo un +12%. Per le classi d’età la forbice esiste ma non è così ampia. I giovani tra i 15 e i 24 anni per il 44% tendono a fidarsi del proprio governo rispetto al 39% della classe 25-54 anni. Ciò che forse colpisce, ma non troppo, è la differenza che interviene tra chi non ha problemi a pagare i propri conti che si collocano sopra la media generale con un 46%. Coloro che invece non arrivano a fine mese, categoria nella quale la fiducia nel proprio governo crolla al 21%.
Sondaggi Unione europea, trend in aumento
Sul versante dell’Unione Europea la situazione è simile. I cittadini fiduciosi nelle istituzioni europee sono il 47%, in un trend di crescita ininterrotto dal 2015. A dimostrazione che l’uscita dalla crisi e la ripresa economica in diversi paesi abbiano contribuito al miglioramento del clima di fiducia generale. Però anche questo dato nasconde delle insidie e delle sfide per i rappresentanti europei. Se infatti si va a scorporare questo dato si vede come l’appartenenza ad una classe sociale influisca notevolmente nella percezione che si ha delle istituzioni europee. Il 70% degli appartenenti alla classe superiore rispondono di avere fiducia mentre il dato nelle classi operaie precipita al 38%. La classe media si colloca quasi sulla media registrando un 51%.
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Sondaggi, male Grecia e Regno Unito
Sempre all’interno della ricerca dell’Eurobarometro, in questo speciale è stata indagata per la prima volta la percezione che i cittadini europei hanno dei media. Monitorare i sentimenti verso i mezzi di informazione, in questo clima di sfiducia, risulta fondamentale. Infatti i dati dell’indagine non portano sorprese: il 61% della popolazione infatti non ha fiducia nei media. L’Italia è in linea con il dato europeo mentre allarmante risulta il clima di diffidenza in Grecia e Regno Unito. Rispettivamente l’84% e il 76% dicono di non fidarsi dei mezzi di informazione. L’indagine socio-demografica mostra anche in questo caso l’importanza della classe di appartenenza: la forbice della sfiducia tra le classi alte e medio alte (49%) e quelle più basse (64%) mostrano come le differenze di reddito e culturali influiscano notevolmente nella percezione che si ha delle istituzioni e dei mass media.
Fulvio Scognamiglio