Sondaggi politici SWG: le maggiori paure degli italiani per il futuro
Sondaggi politici SWG: le maggiori paure degli italiani per il futuro
Nell’ultimo sondaggio di SWG si parla delle paure degli italiani per il futuro. Già in altre rilevazioni dello stesso istituto demoscopico, si è evidenziato un timore diffuso sullo stato economico. La crisi, vicina a compiere una decade, ha fiaccato le speranze, la fiducia in un futuro migliore. Andiamo ad analizzare le principali paure degli italiani per il futuro.
Sondaggi politici SWG: la lunga crisi economica
La domanda formulata da SWG è la seguente;
Pensando al futuro, che cosa la spaventa di più?
Al primo posto, per distacco, troviamo la crisi economica. Ciò è indicativo di una scarsa fiducia in una ripresa a breve o medio termine. Tra tutte le opzioni possibili (10 in tutto), la crisi è il “grande spauracchio”. Il 37% degli intervistati marca questa risposta. Questo timore incide anche negativamente sulla propensione al consumo limitando, nel breve periodo, i possibili benefici di una ripresa economica.
In seconda posizione troviamo l’acuirsi delle diseguaglianze. Una risposta scelta da quasi un quarto del campione di riferimento (24%). Il problema della diseguaglianza è direttamente relazionato con la crisi economica. La forbice tra ricchi e meno abbienti si è allargata in maniera esponenziale, mettendo in crisi la legittimità delle pratiche neoliberiste. Questi effetti sono riscontrabili nella maggioranza dei Paesi occidentali. Come ricorda lo stimato sociologo Manuel Castells, la diseguaglianza – nell’attualità – ha raggiunto i livelli dell’immediato secondo dopoguerra.
Sondaggi politici SWG: un quadro politico non all’altezza e la crisi etica
Quasi appaiate, in terza e quarta posizione, troviamo le paure per un quadro politico non all’altezza (11%) e la crisi etica delle nostre economie (10%). Quest’ultima si relaziona facilmente all’acuirsi delle diseguaglianze. Da un lato, però, ci si sofferma sugli effetti della pratica politica ed economica. Dall’altro, si pone l’accento su principi e valori che sostengono un complesso sistema di pratiche economiche.
Chiudono la classifica, nell’ordine, la fumosa risposta di “deficit di futuro” (5%); la crisi dei sistemi di rappresentanza (4%), l’enigmatica “società 4.0” (4%). Quasi nessuno si sente preoccupato da una possibile crisi della élite (1%).
Nota metodologica: valori espressi in %. Dati dell’archivio di SWG. Il sondaggio è stato somministrato tra il 12 e il 18 giugno. Metodo di rilevazione CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 3.000 soggetti maggiorenni.