Mercato immobiliare, andamento verso la risalita, dati aggiornati

Mercato immobiliare, andamento verso la risalita, dati aggiornati

Ancora non si può parlare di ripresa anche se gli ultimi dati Istat sul mercato immobiliare danno un po’ di respiro all’intero martoriato settore. Nel primo trimestre del 2017, la caduta dei prezzi delle abitazioni – che risultano comunque diminuiti al confronto con lo scorso anno – ha subito un brusco rallentamento rispetto al trimestre precedente. Si è, invece, arrestata la caduta congiunturale che li interessava ormai da anni.

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Mercato immobiliare, andamento verso la risalita, dati aggiornati

I dati preliminari diffusi dall’Istituto nazionale di statistica riferiscono di una variazione nulla nei prezzi delle abitazioni esistenti tra il primo trimestre 2017 e quello precedente. Non accadeva dal terzo trimestre 2011. Detto questo, il dato è calato dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.Per essere più precisi, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) non è variato rispetto al trimestre precedente ma è diminuito dello 0,1% nei confronti dello stesso periodo del 2016 (-0,3% nel trimestre precedente). La lieve flessione tendenziale è dovuta al calo dei prezzi delle nuove abitazioni (-0,4%). Secondo le previsioni di Tecnocasa-Confesercenti, nel corso del 2017 la caduta dei prezzi dovrebbe definitivamente arrestarsi; potrebbero addirittura crescere dello 0,2% nelle grandi città mentre per le città più piccole si dovrà aspettare il 2018.

Il primo trimestre del 2017 è segnato anche dalla crescita della compravendita degli immobili residenziali: +8,6% rispetto al primo trimestre del 2016. Anche se il trend è in salita dal 2015, i valori sono ancora distanti da quelli pre-crisi. Le basse quotazioni del mercato, i bassi interessi sui mutui, il più facile accesso al credito, le migliori condizioni economiche del Paese hanno contribuito alla risalita. Tra il 2007 ed il 2015 erano sempre diminuite, nel 2016 sono cresciute del 16,8%. Nel 2017 la crescita delle compravendite dovrebbe attestarsi al +6,9% per poi subire un rallentamento negli anni a seguire (+4,9% nel 2018; +5,6% nel 2019).

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