Proibizione armi nucleari, votazione ONU: tra il boicottaggio e l’appoggio alla proibizione
In una delle più recenti votazioni dell’Assemblea Generale dell’ONU, si è discusso – e votato – sulla proibizione delle armi nucleari. Una discussione prolungata nel tempo (cominciata a marzo di quest’anno e terminata con la votazione del 7 luglio) che ha portato a un nulla di fatto. La maggioranza dei Paesi politicamente rilevanti – a cominciare dai cinque permanenti del Consiglio di Sicurezza – hanno boicottato la votazione. Nonostante la maggioranza si sia espressa in favore della proibizione definitiva delle armi nucleari, gli effetti della votazione non si manifestaranno prima del 20 settembre, data di entrata in vigore del trattato. Inoltre, sarà necessario per il processo di ratifica, a seconda dei Paesi firmatari. Qui, troviamo una mappa elaborata a partire dai dati sulla votazione.
Armi nucleari: il boicottaggio delle grandi potenze
I Paesi con il maggior arsenale nucleare – a partire dagli Stati Uniti – si sono opposti alla votazione optando per il boicottaggio. Il significato è diverso dall’astensione o dal votare in maniera contraria. Boicottare una votazione nell’Assemblea Generale significa non dare legittimità alla votazione stessa, ritenendo che l’ONU non possa operare in quell’ambito. una sessantina di Paesi boicottano la votazione; come detto, i 5 permanenti del Consiglio di Sicurezza (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, U.K.); quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea (incluso l’Italia e la locomotiva tedesca); l’India, il Canada, l’Australia.
Armi nucleari, votazioni ONU: il continente maggiormente allineato è l’America Latina
È il Sud America e i Paesi della zona del Caribe ad essere maggiormente allineati sulla proibizione delle armi nucleari. In America Latina, solo la Guyana francese viene evidenziata in viola, colore utilizzato – in questa mappa – per segnalare il boicottaggio. Tuttavia, la Guyana francese non è altro che un dipartimento d’oltremare. Pertanto, rientra nel “voto francese”. Solo il Nicaragua – nella zona dei Caraibi e dell’America Centrale – boicotta in maniera indipendente la votazione sul trattato. Anche una buona parte dell’Africa, del Medio Oriente e del sud est asiatico, avalla la mozione presentata nell’Assemblea Generale dell’ONU.
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Armi nucleari, votazione ONU: un astenuto e un contrario
Troviamo appena due Stati non allineati alle posizioni dominanti del “si” e del boicottaggio. Da un lato, troviamo Singapore. Lo Stato del sud est asiatico si astiene dalla votazione. Si esprimono in maniera contraria alla proibizione i Paesi Bassi. Ricapitolando: 122 votano a favore della mozione; 1 astenuto; 1 contrario e 69 boicottano.
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