Sondaggi SWG: come vengono considerati i procuratori sportivi?
Sondaggi SWG: come vengono considerati i procuratori sportivi?
Nell’ultimo sondaggio dell’istituto SWG si parla di una delle figure più emblematiche del calcio moderno: il procuratore. Secondo molti, una figura maligna, che mercifica i sentimenti e le emozioni di uno degli sport più seguiti e popolari al mondo. Recentemente, il tema dei procuratori è tornato prepotentemente di moda. Prima, le fitte trame del super-agente Jorge Mendes, procuratore di Cristiano Ronaldo, Mourinho e altri top player, tutti – o quasi – involucrati in problemi fiscali. Poi, il gioco al rialzo del sagace Mino Raiola, procuratore del beniamino di Casa Milan, Gigio Donnarumma, appena 18enne. Il procuratore di Balotelli, Ibrahimovic e il “polpo” Pogba è probabilmente la figura di riferimento che viene associata ai procuratori.
SWG formula la seguente domanda;
Nel complesso, come giudica la figura dei procuratori nel mondo del Calcio odierno?
Potendo valutare positivamente o negativamente la figura del procuratore. Il risultato è decisamente sconfortante per questa categoria in auge, figlia dell’incremento del volume d’affari attorno al mondo del football.
Sondaggi SWG: solo 2 italiani su 10 la considerano una figura positiva
Potendo scegliere tra 5 possibili risposte (di cui due positive, due negative e l’immancabile “non sa”), prevale nettamente l’accoppiata di risposte negative. La risposta più frequente (ovvero, la moda statistica) afferma che la figura del procuratore sia “più negativa che positiva”. Il 43% del campione sostiene questa ipotesi. Un 19% la vede, invece, una figura molto negativa. Nel complesso, il 62% degli intervistati disprezza o, per lo meno, diffida, dei procuratori sportivi.
Un 17% del campione afferma che la figura del procuratore sia “più positiva che negativa”; appena un 2% risponde nella maniera più ottimista possibile, ovvero: i procuratori sono figure molto positive nel mondo del Calcio odierno.
Sondaggi SWG: tanti senza opinione, ma…
Una buona parte del campione – il 19% – non riesce ad esprimere una propria opinione in merito. Probabilmente, ciò è legato agli interessi di ognuno. Chi non è appassionato di calcio, in effetti, può avere meno dimestichezza con l’argomento. Questo ci indica, in ogni caso, che la stragrande maggioranza degli italiani abbia interesse in temi secondari come il calcio. Come sostiene Arrigo Sacchi, “il calcio è la cosa più importante tra le cose meno importanti”.
Nota metodologica: valori espressi in %. Dati archivio SWG. Date di esecuzione: 3-5 luglio 2017. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti maggiorenni.