Sondaggi elettorali IPSOS: cresce tutto il centrodestra. FI e LN sopra il 15%
Sondaggi elettorali IPSOS: cresce tutto il centrodestra. FI e LN sopra il 15%
L’estate e gli sbarchi favoriscono inequivocabilmente il centrodestra. I tre maggiori partiti conservatori dello scacchiere politico italiano – Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia – aumentano il loro attrattivo elettorale. Silvio Berlusconi riacquista importanza politica e mediatica (ultimamente più visibile del solito) in vista delle elezioni della prossima primavera. Vediamo l’evoluzione nelle intenzioni di voto, per area ideologica e per partito, secondo le stime di Ipsos per il Corriere
Sondaggi elettorali IPSOS: Meloni, Salvini e Berlusconi sommano il 35%
Il dato più importante rispetto alla rilevazione del mese scorso, è il gran balzo in avanti di tutta l’area di centrodestra. Rispetto agli ultimi giorni di giugno, Forza Italia incrementa il suo bottino di 0,8 punti. La Lega, stabile, si attesta al 15,1% (rispetto al 15,% del mese scorso). Salvini e Berlusconi sgomitano, quindi, per la leadership interna all’area di centrodestra. Dalle retrovie, Giorgia Meloni non sfigura e si avvicina al 5%.
Nel complesso, l’area di centrodestra ottiene il 35,1% delle preferenze. Un risultato davvero impressionante, se si considera l’evoluzione avuta dai primi di maggio, fino ad oggi. Al 4 maggio 2017, il centrodestra accumulava un 30,2% di preferenze. Quasi 5 punti in più, nel giro di poco più di due mesi e mezzo. Un trend che non lascia dormire sonni tranquilli al partito di governo e alla prima forza di opposizione, il Movimento 5 Stelle.
Sondaggi elettorali Ipsos: la crisi del PD favorisce MDP
Chi continua ad andare giù è Renzi e il suo Partito Democratico. La percezione della crisi migratoria, le difficoltà nelle trattative con l’Europa e la relativa impotenza in ambito internazionale, fanno sfigurare l’attuale partito di governo. Renzi è stato costretto a giocare sul piano narrativo della Lega, perdendo colpi e consensi. Rispetto al mese scorso, il PD perde quasi 1 punto percentuale, passando dal 27,8% al 26.9%.
Ad approfittarne è la forza politica dissidente, nata da una costola del PD. “Articolo 1 – MDP” di Speranza e Bersani supera finalmente la soglia del 3% (attestandosi al 3,8%, dal 2,9% di fine giugno). Un risultato ancora esiguo ma che permette a MDP di agire con maggior libertà; a differenza del Possibile di Pippo Civati e Sinistra Italiana di Fassina e Fratoianni, i bersaniani possono pensare di presentarsi in maniera indipendente. La coalizione, invece, è l’unica possibilità (allo stato attuale), per Possibile e Sinistra Italiana, di entrare in Parlamento.
Sondaggi elettorali Ipsos: il Movimento 5 Stelle è il primo partito
Nonostante un calo che si protrae da quasi due mesi, il Movimento 5 Stelle mantiene il primato per intenzioni di voto. Il segmento pentastellato, secondo Ipsos, è più nutrito di quello ‘dem’. Il 27,6% esprime la propria preferenza nei confronti del partito di Grillo e Casaleggio. Il grande limite dei pentastellati rimane la volontá di evitare qualsiasi tipo di alleanza strategica, impossibilitando qualsiasi tentativo di formare un esecutivo a tinte gialle.
Sondaggi elettorali Ipsos: torna a crescere il numero di indecisi e astenuti
Tra astenuti e indecisi sul voto (o indecisi tra partecipazione e astensione) si tocca una percentuale decisamente elevata: il 34,9%. Una cifra impressionante che lascia una gran libertà di manovra a tutti i partiti, dai maggioritari a quelli a “vocazione minoritaria”. La campagna è ancora lunga e questo 34,9% sarà decisivo ai fini del risultato finale. Oltre un terzo del censo elettorale, che può spostare definitivamente gli equilibri verso un polo, l’altro, o l’altro ancora.
Nota metodologica: in immagine