Il premier Matteo Renzi fa quadrato con i suoi, all’indomani del vertice europeo di Bruxelles. Il bilancio dell’incontro in sede comunitaria per il premier è positivo: “abbiamo fatto capire che siamo un Paese forte, che non va con il cappello in mano ma si fa rispettare”. E fissa le prossime, imminenti, tappe del percorso della legislatura.
ORA LE RIFORME – “Ora tocca a noi in Italia fare le riforme se vogliamo la flessibilità dall’Europa”, il messaggio lanciato da Matteo Renzi ai suoi. Alla vigilia di quella che viene considerata come la “settimana chiave delle riforme”, con incontri previsti con Forza Italia, Movimento Cinque Stelle e parlamentari PD. E, tornando sulla tempistica del programma, aggiunge: “spero che adesso sia chiaro perché abbiamo modulato sui mille giorni l’impegno: perché questo è l’orizzonte di cui necessitiamo”.
NO POLEMICHE, FAR FRUTTARE AUTOREVOLEZZA – Matteo Renzi dribbla le polemiche interne e le critiche sull’atteggiamento tenuto in sede comunitaria – come quella di Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia al Senato – e si concentra sul 2 luglio, data dell’insediamento della presidenza italiana per il semestre europeo. Con un unico obiettivo: “spendere bene l’autorevolezza internazionale ed europea conquistata con il 41% e con le prime misure del Governo”.
Emanuele Vena