Sondaggi politici SWG: aumenta consenso su green economy

Pubblicato il 26 Luglio 2017 alle 11:19 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi politici SWG: aumenta consenso su green economy

In uno degli ultimi sondaggi di SWG, si riprende un tema molto toccato, in più occasioni, dallo stesso istituto demoscopico. Si parla di sistema economico; di capitalismo; di forme alternative all’organizzazione economica. In questo caso, ci si concentra sull’organizzazione micro-economica e si chiede agli intervistati quali siano le migliori alternative, a quelle previste dal sistema capitalistico moderno.

Sondaggi politici SWG: cresce fiducia verso green economy e condivisione

L’istituto demoscopico formula la seguente domanda;

Quali nuove forme di organizzazione micro-economica (condivisione, riuso, dono ecc.) ritiene siano le migliori alternative a quelle classiche del sistema capitalistico moderno?

Ponendo una batteria di risposte e avendo la possibilità di marcarne più di una. La stessa domanda – con praticamente le stesse risposte – è stata effettuata a metà marzo dell’anno corrente. Qui di seguito, troviamo i risultati di qualche mese fa;

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Come si può osservare, la cooperazione era al primo posto – per distacco – su green economy, sharing economy e gestione comune dei beni. Il primo si fonda su un modello produttivo sostenibile e basato nell’utilizzo delle risorse rinnovabili. L’economia ‘green’ viene analizzata da almeno mezzo secolo a questa parte. I principali fattori scatenanti sono stati l’industrializzazione massiva e l’incremento dello sfruttamento del territorio.

Sondaggi politici SWG: le differenze tra sharing economy e gestione comune

Seguendo, con sharing economy e gestione comune dei beni, si osserva che il primo è un concetto decisamente più recente del secondo. Alla base della sharing economy c’è la condivisione dei beni o servizi tra privati, senza dover passare per il pubblico o per intermediari. L’esempio più facilmente riconoscibile è quello di “BlaBlaCar”, piattaforma fondata sul car sharing. L’evoluzione delle reti sociali, grazie alla diffusione capillare dei social network, ha permesso di collegare sempre più persone e privati, creando una rete orizzontale molto più amplia e potenzialmente totalizzante.

Circa la gestione comune, il precedente illustre risiede nel socialismo utopico, riconosciuto e apprezzato dagli stessi Marx ed Hengels. In questo caso, il collettivo sociale gestisce i beni della stessa. Per far ciò, il socialismo utopico propone la collettivizzazione dei beni, abolendo la proprietà privata. Sia il comunismo che il collettivismo si rifanno alla gestione comune dei beni. Inoltre, il comunismo può definirsi come una forma di collettivismo, che si oppone all’individualismo (alla base del pensiero liberale).

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Sondaggi politici SWG: cresce la green economy e il ‘plus’ di chi si fida delle cooperative

Passando ai risultati di giugno – la rilevazione va dal 12/06 al 18/06 – aumenta (e di molto) l’apprezzamento per la green economy. Dal 24% di marzo, passa al 33%. Inoltre, tra chi ha fiducia nelle cooperative, questo valore cresce ulteriormente, attestandosi al 39%. In testa troviamo, in ogni caso, la condivisione dei servizi. Tale forma di organizzazione micro-economica viene ben vista dal 35% del campione, e dal 41% di chi ha fiducia nelle cooperative.

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Chiudono la classifica, la sharing economy, la gestione comune dei beni (entrambi appaiati al 24%) e il mutuo aiuto (fermo al 18%). Quest’ultima forma di organizzazione micro-economica è un sistema adottato spesso da comunità minoritarie con un forte sentimento identitario.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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