Sondaggi politici Index Research: perchè andare via dall’Italia?
Quali sono le ragioni per andare via dall’Italia? È la domanda posta da Index Research ai suoi intervistati. Contestualmente a questa decade di crisi economica, sempre più persone hanno tentato la fortuna all’estero. In particolare, il fenomeno migratorio vede il suo apice nei giovani del Sud, costretti a cercare lavoro in un altro Paese o, in altri casi, al Nord Italia. Qui, la domanda è semplice e diretta. Via dall’Italia: perché?
Sondaggi politici Index Research: tasse e lavoro sono i motivi della fuga
I principali motivi che spingono gli italiani ad andare via dal Paese riguardano l’economia personale. Molti, moltissimi, considerano esagerata la pressione fiscale applicata nel nostro Paese (che, in effetti, è tra le più alte al mondo). Una gran parte del campione – il 42,9% del totale – marca la risposta: “per andare in un posto dove si pagano meno tasse”.
A seguire, rientra il tema puramente lavorativo. In mancanza di offerte o reali possibilità, molti italiani cercano fortuna all’estero per avviare – o rianimare – le proprie carriere. Il 36,8% del campione seleziona la risposta: “per trovare lavoro/ un lavoro migliore/ un lavoro meglio retribuito”. In questa risposta, quindi, si considerano tutti gli aspetti principali del lavoro: il salario orario; la posizione lavorativa; il grado di responsabilità ecc.
Proseguendo sulla falsariga delle questioni lavorative, troviamo la voglia di vivere in un Paese con servizi più efficienti (selezionata dal 9,4% del campione) e per vivere in un Paese meno oppresso dalla burocrazia e dove ci sono regole certe (6,8%).
Sondaggi politici Index Research: pesa la voglia di nuove esperienze
In terza posizione – tra le risposte più gettonate – troviamo la volontà di fare nuove esperienze. È il 12,4% del campione a marcare questa risposta e che, presumibilmente, sia sospinto dalle fasce più giovani. C’è anche la voglia di vivere in un Paese più pulito e ordinato. Quest’ultima è una motivazione valida per espatriare per il 6,2% del campione.