Università, Giannini “Meno poteri ai baroni”
Università: “Meno burocrazia, più fondi in base al merito. Così ridurremo la forbice tra nord e sud”. Così il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, intervistata dalla Stampa, commenta il divario tra gli atenei settentrionali e quelli del Mezzogiorno nelle classifiche nazionali e internazionali. “Nel 2014 il fondo di finanziamento ordinario per le università italiane non sarà intaccato da nuovi tagli lineari. Le risorse verranno assegnate all’ 80% in base al costo standard di uno studente in corso”.
E spiega come togliere potere ai ‘baroni accademici‘: “controllando meglio come vengono spesi i fondi del governo”. “Introdurremo regole semplici e internazionalmente condivise”. Giannini annuncia un “riordino degli enti, in termini anche di razionalizzazione e aggregazione tematica. I soldi andranno a chi non li spreca e nessun barone distribuirà più cattedre. Il piano prevede semplificazione e delegificazione per favorire l’ azione delle università nelle rispettive autonomie, un nuovo sistema di ripartizione delle risorse basato sui costi standard e sulla premialità”.
E si sofferma sul ruolo delle specializzazioni territoriali: “le università meridionali vanno messe in condizione di poter esprimere la loro autonomia responsabile, valorizzando quei settori di eccellenza che già hanno”. “Non si può fare tutto, tutti, ovunque, nella stessa misura. Ci vuole il coraggio di scegliere su quali campi puntare”,