Cartelle Equitalia: sospeso l’invio ad agosto, i dettagli
Niente cartelle Equitalia per agosto. L’agenzia di riscossione, coordinandosi con gli operatori postali, ha deciso di sospendere l’invio delle notifiche dal giorno 7 al giorno 20 del mese corrente. Saranno circa 470mila – di esse 400mila sarebbero state inviate per posta, le restanti tramite PEC – le cartelle ad essere messe in “standby”. Da precisare, però, che non si tratta di un blocco totale; oltre 14mila notifiche, infatti, possiedono carattere di inderogabilità; in pratica, dovranno essere recapitati comunque.
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Dunque, vacanze senza accertamenti fiscali per i contribuenti che hanno un contenzioso aperto con il fisco. Rischio ingolfamenti – praticamente certi a cavallo di Ferragosto – scongiurato per la “nuova” Agenzia delle Entrate-Riscossione guidata da Ernesto Maria Ruffini. Infatti, “l’operazione “zero cartelle” a Ferragosto – spiega in una nota lo stesso Ruffini – si inserisce nel percorso di dialogo con i cittadini che è alla base del nuovo corso avviato dall’Agenzia”.
L’operazione rientra in un più ampio complesso di iniziative volte a rendere più “leggero il sistema fiscale”. Usando sempre le parole di Ruffini: “segno meno per la burocrazia, segno più per il buon senso”. La sospensione delle cartelle esattoriali arriva, infatti, dopo lo stop fino al 2 ottobre per le risposte ai controlli formali sulla dichiarazione 2015 e la moratoria concessa fino al 16 ottobre per le risposte alle segnalazioni di irregolarità inviate agli intermediari.
Cartelle Equitalia: sospeso l’invio ad agosto, i dettagli
A parte la Sicilia, dove Equitalia non opera, le regioni con il maggior numero di “congelamenti” sono Lazio (109.631 atti in pausa), Lombardia (61.608) e Campania (45.947). Seguono Toscana (42.801), Veneto (27.858), Piemonte (26.303) ed Emilia Romagna (25.228). In Puglia sono 22.126 le notifiche posticipate, in Calabria 22.007, in Sardegna 17.917, in Liguria (14.910). Scorrendo le altre regioni si trovano poi Friuli Venezia Giulia (9.956); Marche (9.811); Abruzzo (9.413); Umbria (9.224); Trentino Alto Adige (6.353). Infine, spazio anche per Basilicata (5.439); Valle d’Aosta (1.744); Molise (1.639).
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