Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera è sul piede di guerra. Affonda il colpo contro Matteo Renzi e mette in guardia i suoi: “Personalmente una macchina usata da Matteo Renzi non la comprerei e per questo dico che sulle riforme non bisogna dare nulla per scontato”.
Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia Renato Brunetta, avvisa il Pd che invece spinge perché si acceleri sulle riforme: non è detto che Forza Italia voti “i prodotti fatti con i piedi dal governo”.
Nel partito, ammette Brunetta, “c’è discussione” e giovedì nella riunione dei gruppi parlamentari ci sarà un confronto “libero e democratico” in cui ognuno esporrà le proprio tesi. Poi sarà Berlusconi a fare la sintesi. L’elemento fondante del patto del Nazareno, ricorda Brunetta, era l’esigenza di avere una legge elettorale nuova che restituisse legittimità al Parlamento dopo la sentenza della Corte costituzionale. “Invece, dopo che la Camera ha approvato l’Italicum con i voti determinanti di Forza Italia e ha trasmesso il testo al Senato il 16 marzo, Renzi lo ha insabbiato evidentemente perché non era in grado di farlo approvare dai suoi. La riforma del Senato e del titolo V -sottolinea l’ex ministro- sono così state anteposte alla legge elettorale, al contrario di quanto pattuito al Nazareno e il tutto per ragioni tattiche. Queste premesse mi fanno dubitare della volontà riformatrice di Renzi”.
“Io vado al merito, ci vuole un principio informatore, una scelta di fondo, se opti per un sistema alla francese non puoi che prevedere anche l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Procedere invece per strappi con modifiche laterali e un Senato dopolavoro per sindaci in trasferta è ridicolo”, conclude Brunetta.