Sondaggi politici Ixè: le coalizioni non piacciono agli elettori
Ixè è l’unico – tra i principali istituti demoscopici italiani – a non aver ancora fermato le sue attività per il mese di agosto. L’ultimo sondaggio per Agorà (programma di approfondimento politico di Rai 3) ci mostra la continua discesa dei due primi partiti italiani e l’auge dell’attuale terza forza politica. Oltre alla rilevazione puramente elettorale, si segnalano una serie di interessanti elementi politici. Si è analizzato, in un articolo precedente, il generalizzato calo della fiducia nel governo e nei leader. Qui, ci occupiamo delle possibili coalizioni di centrosinistra e di centrodestra. Un tema particolarmente rilevante in ottica delle elezioni generali della primavera del 2018.
Sondaggi politici: le coalizioni non sommano i voti dei singoli partiti
La scelta di presentarsi in coalizione – attraverso un’unica lista – non sembra essere particolarmente gradita dall’elettorato di riferimento. Certamente, la maggioranza voterebbe un listone di centrodestra o centrosinistra (a seconda della propria disposizione ideologica). Tuttavia, non è un risultato schiacciante che permetta di affermare, con somma certezza, che la coalizione è la tattica vincente. Per esempio, per quanto riguarda il centrodestra, c’è un buon 30% di contrari: un 19% afferma che, probabilmente, non la voterebbe. Un 11% sarebbe certo di non votare il listone conservatore, pur definendosi come elettore di centrodestra.
Va un po’ meglio al centrosinistra, ma quasi uno su quattro non è convinto ed è tendenzialmente contrario. Inoltre, si presenta l’incognita del PD e del Campo Progressista di Pisapia. Nel sondaggio, non è specificato se per centrosinistra si include lo stesso PD. La spaccatura tra la sinistra minoritaria (Sinistra Italiana; Articolo 1 – MPD; Possibile) e il partito di governo non sembra sanabile, almeno per il momento, con Renzi alla guida dei ‘dem’.
Sondaggi politici Ixè: Salvini e Berlusconi, continua il testa a testa per la leadership
Rimanendo in tema di coalizioni, per la destra c’è un problema ulteriore riguardante la lotta per la leadership. La sfida a distanza tra Salvini e Berlusconi tiene banco da mesi. Il leghista sembra in vantaggio sul cavaliere, il quale punta sulla moderazione e il peso dell’esperienza.
Nell’ultima settimana, il leader di Forza Italia ha perso la scia di Matteo Salvini, almeno nella percezione della lotta per la leadership. La domanda, posta da Ixè, formulata come segue;
Chi è attualmente il leader del centro destra, secondo lei?
Settimana scorsa, Salvini si fermava al 43% e Berlusconi era al 39%. Una settimana dopo, la forbice è cresciuta di 4 punti percentuali (almeno tra gli elettori di centrodestra). Per il 45% degli elettori del vecchio bando conservatore, Salvini è il vero leader della destra. Il 37% pensa lo stesso del cavaliere. Sul totale degli elettori (quindi, non solo il segmento di centrodestra), questa differenza è marginale. Salvini “vince” su Berlusconi solo per tre punti. La Meloni, leader di Fratelli d’Italia, si ferma molto più indietro. Solo l’8% dell’elettorato di centrodestra la considera la leader morale del segmento.
Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.631 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: ± 3,1 %. Data di esecuzione: 9 agosto 2017.