Bitcoin causa di nuova crisi economica? Analisi tecnica
Bitcoin causa di nuova crisi economica? Analisi tecnica.
E se dietro i Bitcoin si celasse in realtà una nuova crisi economica mondiale? Così la pensa il Wall Street Journal. E sebbene la notizia possa far storcere un po’ il naso, l’autorevolezza della fonte fa comunque riflettere. Sul perché sia stata preventivata una cosa del genere, ad esempio. O sulla possibile verificabilità della situazione. In questi ultimi mesi si fa un gran parlare di Bitcoin. Non sempre in modo lusinghiero, a dire il vero. Ad esempio, nei telegiornali si sente spesso parlare di criptovalute quando gli hacker bloccano computer aziendali e chiedono riscatti in monete virtuali. Ma Bitcoin non è solo una criptomoneta dalla quale stare alla larga. È un intero universo più complesso. Per alcuni è perfino una rivoluzione, soprattutto se si pensa alla struttura su cui si regge.
Bitcoin innescherà una nuova crisi economica?
Secondo un’analisi del Wall Street Journal, quella dei bitcoin potrebbe diventare presto una minaccia. E causare una nuova crisi economica mondiale. Ovviamente, l’analisi tiene anche conto dell’enorme differenza tra i fondi investiti nei bitcoin e quelli investiti nel 2007. Momento in cui si cominciò a reputare il denaro come solo credito. Innescando una crisi le cui conseguenze, in alcuni Paesi, perdurano ancora oggi. Tuttavia, per il WSJ, “i Bitcoin e i prestiti peer-to-peer sono più rischiosi” delle alternative alla moneta esistente nel 2007. Per il noto quotidiano, il rischio è maggiore rispetto a 10 anni fa. Con una capitalizzazione di “soli” 45 miliardi di euro, come possono essere fonte di un così grande pericolo i Bitcoin?
La differenza descritta poco sopra è anche la concausa principale. Secondo WSJ, nel 2007 i risparmiatori pensavano che “il denaro fosse diventato semplicemente credito”. Questa opinione portò a fare a pezzi “il mercato finanziario USA e l’intero sistema bancario mondiale”. Anche oggi potrebbe ripetersi la storia. Il mercato è ancora contenuto, ma è deregolamentato, non ci sono intermediari e parti terze a gestire le transazioni. Senza contare l’enorme potenziale di crescita e l’aumento di interesse degli investitori nei confronti di questa valuta. La conclusione del Wall Street Journal è che sia già in atto un forte disaccordo. Quello “tra aspettative e realtà per intaccare i risparmi”.
Certamente, quello dei BTC è un fenomeno che va studiato giorno dopo giorno. E analizzato, con molta cautela, da tutte le parti. Senza però fermarsi semplicemente all’aspetto finanziario della questione.
Bitcoin supera i 4.000 dollari
Continua intanto la scalata dei bitcoin. Gli analisti di Goldman Sachs avevano previsto che presto BTC si sarebbe attestato tra i 3.200 e i 3.800 dollari. La realtà ha superato le previsioni più rosee. E BTC ha superato quota 4.000 dollari. Al momento in cui scriviamo, BTC naviga sopra i 4.200 dollari.
Grafico: it.investing.com
Nel grafico qui sopra potete vedere l’impressionante percorso di crescita che ha portato BTC a sfondare quota 4.000 dollari. E l’interesse degli investitori, naturalmente, continua ad aumentare.
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