Venezuela, mappe: la dichiarazione di Lima isola Maduro
Venezuela, mappe: la dichiarazione di Lima isola Maduro
Il Venezuela continua ad essere dilaniato dalla lunga guerra interna tra governo e opposizione. Sono centinaia i morti provocati dagli scontri. Sia il bando ufficialista, sia quello degli oppositori, ha raccolto decine e decine di perdite. I caduti si contano sia da un lato che dall’altro e le contestazioni – specialmente in Caracas – sembrano non volgere al termine. L’ultimo referendum, celebrato verso fine luglio, ha sancito a preaprazione dei lavori per la nuova Costituente.
C’è stata una vittoria netta della posizione ufficialista, puntualmente contestata sia dagli oppositori sia, in seguito, da una gran parte della comunità internazionale. Secondo l’agenzia stampa statunitense Reuters, il Consiglio Nazionale Elettorale avrebbe mentito sulle cifre della partecipazione referendaria. Una differenza di quasi 5 milioni (8 e passa milioni secondo il CNE, 3 milioni per la Reuters). Tra le conseguenze politiche del referendum vi è stato, come detto, la presa di posizione (contraria) di una buona parte della comunità internazionale. Nella mappa che vi proponiamo qui – elaborata da un utente di Reddit e basata sulla dichiarazione di Lima – si evidenzia l’isolamento di Nicolas Maduro, attuale presidente della Repubblica Venezuelana.
Venezuela: Bolivia, Ecuador e Cuba continuano a sostenere il PSUV
Dei principali Paesi del continente americano – da nord a sud – vediamo che solo Bolivia, Ecuador e Cuba continuano a sostenere il PSUV. Questi tre Stati sono gli unici a sostenere ancora in maniera attiva il socialismo del XXI secolo, modello economico e ideale politico risalente all’epoca chavista. Anche il Nicaragua conferma il suo appoggio al partito di governo del Venezuela (il PSUV). Tuttavia, il peso specifico del Nicaragua – in termini economici, politici e geostrategici – non è paragonabile a quello degli altri tre Paesi sopracitati.
Venezuela: Dal Canada al Messico, fino all’Argentina. Tutti contro Maduro
La dichiarazione di Lima è un vero e proprio je accuse contro il governo di Maduro. I firmatari della dichiarazione vanno da Nord a Sud delle Americhe. L’atto di condanna arriva dal Canada di Trudeau; dal Messico di Peña Nieto; passando per i governi neoliberisti di Mauricio Macri in Argentina e Michel Temer in Brasile, fino al Cile di Michelle Bachelet. È un coro di disapprovazione contro il governo di Nicolas Maduro. Un coro che prova a fare pressione sugli organismi internazionali e che punta a isolare ulteriormente il leader venezuelano. Infine, nonostante gli Stati Uniti non abbiano sottoscritto la dichiarazione, ha una posizione unanimamente riconosciuta, che è avversa al governo di Maduro.