Lavoro giovani: agevolazioni in Legge di Bilancio, parla Gentiloni
Dal meeting di Rimini, il Presiente del Consiglio, Paolo Gentiloni, rilancia sull’occupazione giovanile. C’è spazio anche per un doveroso intervento sull’ultimo grave attentato su suolo europeo, che ha colpito il cuore di Barcellona. Il premier assicura, commosso, di essere al fianco delle vittime e della città. Il numero uno della Farnesina, Angelino Alfano, rassicura sullo stato d’allerta, che “rimane altissimo”. Il ministro degli esteri, infine, minimizza sulle minacce provenienti dai fori filo-fondamentalisti.
Lavoro giovani: agevolazioni permanenti per occupazione giovanile?
Tornando al tema portante del meeting di Rimini, Paolo Gentiloni ha parlato di economia e occupazione giovanile. Il primo ministro italiano ha voluto rimarcare l’importanza delle riforme del governo Renzi per la ripresa economica. Così elogia il suo predecessore e attuale segretario del Partito Democratico;
“La crescita è finalmente tornata, e ciò è frutto dell’impegno del lavoro del Governo di Matteo Renzi che noi stiamo proseguendo. Non era scontato tenere insieme crescita e avanzo primario. Non era scontato ma non basta”.
Inoltre, lo stesso premier assicura che vi saranno pochi, selettivi interventi, sull’ultima legge di bilancio di questa legislatura. Gli interventi saranno mirati – stando alle parole di Gentiloni – all’accesso dei giovani al mondo del lavoro con «incentivi permanenti e stabili alle assunzioni. L’esecutivo starebbe lavorando a un dimezzamento dei contributi per 2 anni, seguito da un taglio strutturale che oscillerebbe tra il 3 e il 4%. Queste misure – almeno in linea di massimo – sono state già annunciate dal ministro Pier Carlo Padoan, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore.
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Come continuerà il meeting di Rimini
C’è attesa anche per gli altri ospiti del meeting. Oltre ad alcuni dei ministri più in vista – la ministra Valeria Fedeli (MIUR), Giuliano Poletti (lavoro), Carlo Calenda e Graziano Del Rio. Ci sarà anche l’ex premier Enrico Letta (rilevato, nel 2014, da Matteo Renzi, senza passare da mozioni di sfiducia). Tra le presenze di spicco, risalta la figura dell’attuale Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.