Elezioni regionali Sicilia: data ufficiale, ecco quando si vota.
L’annuncio ufficiale è stato dato ieri pomeriggio: c’è una data definitiva per le elezioni regionali Sicilia. Se n’era già parlato nei giorni scorsi, ma si trattava solo di indiscrezioni. La notizia ufficiale, invece, è che i siciliani si recheranno alle urne il prossimo 5 novembre. La Giunta ha ufficializzato il giorno del voto ieri pomeriggio. I siciliani andranno alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione e i parlamentari di Palazzo d’Orleans. Resta però il nodo candidati. Per i vari schieramenti politici, infatti, sono ancora poche le certezze.
Elezioni regionali Sicilia: si vota il 5 novembre
Incertezza si respira tra le file del centrodestra e del centrosinistra. Solo il Movimento 5 Stelle ha un nome sicuro: quello di Giancarlo Cancellieri. Gli esponenti pentastellati, Di Battista e Di Maio in primis, sono in tour in Sicilia per convincere l’elettorato siciliano della bontà del loro candidato. Fa ancora eco però la strigliata di Pierferdinando Casini al M5S, considerato un gruppo di “dilettanti in apprendistato”. Casini aveva dichiarato a inizio mese che non si poteva lasciare in mano la Sicilia a dei dilettanti. Per non ripetere quanto sta accadendo con Roma e quanto avvenuto già in altre città.
Elezioni regionali Sicilia 2017: centrodestra tra Armao e Musumeci
Tuttavia, M5S ha già il suo nome e centrodestra e centrosinistra stanno ancora riflettendo. Per quanto riguarda il primo schieramento i nomi più papabili sono quelli di Gaetano Armao e Nello Musumeci. Ma è una lotta intestina sugli endorsement. Berlusconi appoggia il primo, la Meloni il secondo. La Lega Nord, invece, non si pronuncia. E quando mancano poco più di due mesi al voto, tra le file del centrodestra urge una decisione forte. Forza Italia non si è ancora ufficialmente pronunciata, ma secondo alcuni si tratta solo di strategia. Berlusconi cerca l’appoggio di Salvini su Armao, al fine di isolare la Meloni su Musumeci.
Elezioni regionali Sicilia 2017: centrosinistra tra Micari e primarie
Anche il centrosinistra è roso dalle incertezze. Per ora il nome più papabile è quello di Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo. Peraltro il preferito del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Ma anche qui c’è uno schieramento opposto: quello di Rosario Crocetta, che lancia la possibilità delle primarie. Orlando ha però tuonato contro le file del centrosinistra, auspicando unità. Al Giornale di Sicilia, il sindaco di Palermo ha affermato che il nome di Micari non è venuto né da Renzi né da Alfano. “E’ un nome che ho fatto io, ma non perché lo conosco. L’ho fatto perché ha tutte le caratteristiche per rappresentare un progetto di civismo politico. Conosce la pubblica amministrazione. È stato eletto coi quattro quinti dei voti al primo turno. […] Dobbiamo lavorare insieme per dare un governo alla Regione e non consegnarlo ai Cinque Stelle”, ha concluso.
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