Visita fiscale Inps: Polo unico da venerdì, decreto in dettaglio

Pubblicato il 28 Agosto 2017 alle 12:08 Autore: Daniele Sforza
Visita fiscale Inps: Polo unico, decreto nel dettaglio

Visita fiscale Inps: Polo unico da venerdì, decreto in dettaglio.

Dal 1 settembre 2017 sarà in vigore il Polo unico per la visita fiscale Inps. L’istituto previdenziale ha chiarito i dettagli con la comunicazione n. 3265/2017. A quanto si legge dal messaggio Inps, i medici dell’Istituto avranno il compito di effettuare le visite fiscali di controllo sui dipendenti. Queste potranno essere richieste sia dalle pubbliche amministrazioni, sia dagli uffici. Tra il settore privato e il settore pubblico ci sarà una distinzione delle fasce orarie. Per il primo gli orari saranno 10-12 e 17-19. Per il settore pubblico le fasce saranno 9-13 e 15-18. Sotto questo aspetto si attende però un decreto ministeriale apposito. In esso dovranno essere contenute anche le modalità di svolgimento per gli accertamenti medici.

Visita fiscale Inps: Polo unico da venerdì, il messaggio n. 3265/2017

Come si legge dalla comunicazione, il decreto “prevede anche la revisione della disciplina del rapporto tra Inps e medici di medicina fiscale. Da regolamentare mediante apposite convenzioni”. Quest’ultime andranno stipulate tra l’Inps e le principali organizzazioni sindacali di categoria, sulla base di un Atto di indirizzo adottato con apposito dm. Bisognerà aspettare un altro decreto ministeriale per armonizzare la disciplina delle fasce orarie di reperibilità. La comunicazione dell’Inps ha la finalità di fornire le prime indicazioni operative per rispettare le tempistiche e il corretto svolgimento delle nuove disposizioni. L’istituto chiarisce inoltre che “le soluzioni tecniche e amministrative che saranno adottate dal 1° settembre rappresentano una prima applicazione sperimentale”. Quest’ultima sarà progressivamente perfezionata in tempi successivi, “fino alla realizzazione di un sistema a regime organico e completo”.

Visita fiscale Inps, decreto: categorie dipendenti e budget disponibile

Quali categorie di amministrazione e dipendenti pubblici rientrano nella normativa sul Polo unico? Quali sono i soggetti a cui riguardano le visite fiscali Inps? Nel decreto si legge “tutte le amministrazioni dello Stato”. Incluse le aziende statali, le Regioni, le Province (anche quelle a statuto speciale), le Camere di Commercio e le rappresentanze come l’Aran. Oltre a questi, anche gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali.

I dipendenti del settore pubblico interessati sono invece i seguenti:

  • Personale della carriera prefettizia
  • Personale della carriera diplomatica
  • Magistrati di tutte le magistrature, ordinarie e speciali
  • Avvocati e Procuratori dello Stato
  • Docenti e ricercatori universitari
  • Personale della carriera dirigenziale penitenziaria
  • Personale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Come già largamente anticipato, nell’elenco sono inclusi anche i dipendenti delle Autorità indipendenti, come Consob e Banca d’Italia. Ma anche il persone delle Università non statali che sono legalmente riconosciute.

I soggetti esclusi dalle visite fiscali Inps sono quelli appartenenti al personale delle Forze Armate e dei Corpi armati dello Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Tra gli enti esclusi, anche quelli pubblici economici, gli enti morali e le aziende speciali.

Per quanto riguarda il budget, l’Inps ha spiegato come le risorse stanziate per il Polo unico sono di 17 milioni di euro per il 2017, con decorrenza dal 1° settembre.

Visita fiscale Inps: tutti i dettagli

Si legge dal decreto dell’Inps:

Dal 1° settembre 2017, la richiesta di VMC potrà essere effettuata, da parte delle PPAA, come di consueto, tramite Portale. Le PPAA che eventualmente non utilizzassero ancora i servizi del Portale dovranno richiedere le credenziali di accesso ai servizi online di Consultazione attestati di malattia e Richiesta visita medica di controllo.

L’istituto informa che verrà messo a disposizione dei datori di lavoro pubblici un servizio che permetterà di stabilire in automatico se la PA rientra o meno tra quelle di competenza del polo unico. Questo per evitare che, “alla richiesta ed effettuazione di VMC non faccia seguito da parte dell’Istituto la richiesta di rimborso e l’emissione di fattura”.

L’Inps avvisa che potrebbero però esserci dei problemi iniziali in questa fase sperimentale. Nel caso la qualificazione come amministrazione venga respinta, la PA potrà autocertificare la propria qualificazione come datore di lavoro incluso nel Polo Unico attraverso il portale stesso.

Inoltre:

Il datore di lavoro pubblico che richieda una VMC dovrà specificare se deve essere effettuata o meno la visita ambulatoriale. Nelle modalità già attualmente previste in caso di assenza del lavoratore a visita domiciliare, al fine di consentire la verifica dell’effettiva sussistenza dello stato morboso.

E ancora:

In caso di assenza del lavoratore al domicilio a seguito di VMC disposta d’ufficio, si procederà con l’invito a visita ambulatoriale in conformità a quanto avviene per i lavoratori del settore privato.

Quando le visite fiscali sono state attuate, l’Inps fornirà ai datori di lavoro pubblici gli esiti dei verbali tramite servizi telematici. Per le PA che non rientrano nella normativa del Polo Unico, invece, nulla è cambiato rispetto alle disposizioni già attualmente in vigore. Infine, fino al 31 agosto 2017, le VMC datoriali continueranno a essere fatturate, “qualunque sia la PA richiedente”.

Visita fiscale INPS: tutto sulle VMC, Visite Mediche di Controllo

Quando viene richiesta una visita medica di controllo, quest’ultima sarà assegnata ai medici di lista che collaborano con l’Istituto. Nel decreto, l’Inps comunica che “è di fondamentale importanza assicurare che la Struttura territoriale di competenza possa fare affidamento su un numero congruo di professionisti”. Questo al fine di poter effettuare tutte le VMC previste. “E continuare a gestire efficacemente l’attività inerente alle VMC nei confronti dei lavoratori del settore privato”. Proprio su quest’ultimo punto ci sono state alcune polemiche riguardo la mancanza di un adeguato bilanciamento tra domanda e offerta in certi territori. Sia in un caso, troppi medici in un determinato territorio, sia in quello opposto.

L’Istituto precisa infine di “non poter procedere con gli accertamenti domiciliari medico legali richiesti dai datori di lavoro per i casi di infortunio sul lavoro e malattia professionale. In quanto l’Istituto non può intervenire con il procedimento di valutazione medico-giuridica di tali tipologie di eventi”. Le competenze, a norma di legge, sono esclusiva dell’Inail.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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