Sondaggi elettorali Germania: Merkel ed il centrodestra verso la vittoria
Uno scenario sempre più cristallizzato, che avvicina Angela Merkel ad un nuovo successo. Questo è ciò che emerge dall’analisi del trend degli ultimi sondaggi elettorali condotti in Germania, a poco meno di un mese dalle elezioni politiche.
Sondaggi elettorali Germania: l’effimero effetto Schulz
La prima metà del 2017 è stata caratterizzata da due trend importanti. La candidatura di Martin Schulz quale sfidante della Merkel nella corsa alla Cancelleria aveva rinvigorito notevolmente la SPD, portandola ad affiancare la CDU-CSU sopra quota 30%. Tuttavia, l’effetto Schulz si è rivelato effimero. Nell’ultimo quadrimestre infatti la SPD è tornata ad arretrare, mantenendosi leggermente sopra ai dati negativi registrati lungo il 2016 ma tornando ad accusare un notevole distacco dal partito della Merkel. Ad oggi, il vantaggio dei democristiani è di oltre 14 punti, il maggior gap da autunno 2015.
Sondaggi elettorali Germania: la situazione dei partiti minori
Gli ultimi 60 giorni hanno evidenziato una sorta di cristallizzazione del consenso, che ha interessato i 6 principali partiti dell’alveo politico. Confermando sostanzialmente le posizioni acquisite nei mesi precedenti. Il migliore dei principali partiti minori si conferma la Sinistra Die Linke, che si mantiene sopra quota 9%. A tallonarla sono i Liberali FDP, uno dei partiti che ha maggiormente approfittato del calo registrato dalla SPD da maggio ad oggi, riorientando una discreta fetta di consenso nell’area di centrodestra. Si registra anche una lieve risalita dell’estrema destra AFD. Che, dopo la crisi registrata nel primo semestre 2017, è tornata al di sopra dell’8%, restando comunque lontana dai valori dell’autunno scorso. Restano a distanza di sicurezza dalla soglia di sbarramento del 5% anche i Verdi (GRÜNE), che si mantengono poco sopra il 7%.
Sondaggi elettorali Germania: la battaglia per il voto utile e le speranze del centrodestra
Con un tale scenario sembra quindi scontato l’accesso al Bundestag di tutti e 6 i principali partiti, senza defezioni illustri (come quella registrata dalla FDP nel 2013). Un dato che dovrebbe contenere quindi al minimo l’eventuale disproporzionalità prodotta dalla soglia di sbarramento nella distribuzione dei seggi. E così – più che scoprire l’eventuale vincitore, su cui i tedeschi sembrano avere ormai pochi dubbi – il vero quesito diventa capire se le elezioni produrranno o meno la fine della Große Koalition che guida la Germania dal 2013.
Al momento, la coalizione “giallo-nera” formata da CDU-CSU ed FDP potrebbe raccogliere circa il 49% dei seggi al Bundestag, fermandosi così poco sotto la maggioranza assoluta. Un dato che probabilmente spingerà Merkel e soci ad incentrare ulteriormente le ultime settimane di campagna elettorale sulla battaglia per il voto utile. Provando a sottrarre voti al centrosinistra ma soprattutto all’estrema destra AFD. Per poter riportare il centrodestra alla guida del Paese, a 4 anni di distanza dalla fine del secondo governo Merkel.
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