Vaccini: l’obbligatorietà è la svolta. Il punto della situazione
Il governo italiano, dopo lunghi mesi di discussioni, approva il decreto sull’obbligatorietà dei vaccini. Da settembre obbligo di vaccinarsi per essere ammessi a scuola Il 28 luglio 2017 è stato approvato il decreto sull’obbligatorietà dei vaccini, difficile e controverso argomento di discussione che, negli ultimi tempi, ha occupato le prime pagine di numerosi quotidiani. A settembre bambini e adolescenti (0-16 anni), per essere ammessi in classe dovranno esibire la certificazione che attesta la loro vaccinazione contro poliomelite, tetano, difterite, epatite B, influenza B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia, e varicella.
Un ritorno al passato, dunque, dato che i vaccini sono stati obbligatori fino al 1999, anno in cui tale legge venne modificata per lasciare spazio al libero arbitrio. Nel corso degli anni però, a causa del numero sempre meno frequente di vaccinazioni contro numerose malattie infettive, si è pensato di cambiare rotta e tornare al vecchio sistema. Ma facciamo un passo indietro.
Vaccinazioni: lo stato dello scetticismo nel mondo
Obbligatorietà vaccini: come nasce la diffidenza verso le vaccinazioni
Tutto è cominciato qualche anno fa quando, per la prima volta, il tribunale di Milano riconobbe un nesso tra vaccinazione esavalente e un bambino affetto da autismo. Il bambino in questione era stato vaccinato nel 2006, ma la malattia gli era stata diagnosticata nel 2010, ovvero quattro anni dopo. Secondo il Giudice il suo organismo era stato danneggiato da sostanze neuro tossiche presenti all’interno del vaccino. Quel caso scatenò una reazione immediata e un vero e proprio effetto domino che cominciò ad alimentare la sfiducia nei confronti delle iniezioni. Scetticismo, perplessità e dubbi hanno condotto i genitori italiani, negli ultimi anni, a sottoporre sempre meno i loro figli alle dovute vaccinazioni.
Obbligatorietà vaccini: a volte ritornano
Questo ha causato la repentina diffusione nel nostro Paese di un’epidemia di morbillo, malattia molto grave e spesso sottovalutata, che mette a repentaglio la vita stessa dei bambini, specie in tenera età. Stesso problema con la poliomelite, la quale si riteneva debellata dalle nostre zone, ma che potrebbe presto fare ritorno. Infatti, in Italia, solamente sette regioni superano la soglia di sicurezza del 95% per la vaccinazione contro le più comuni malattie infettive. Rra questr, il tetano; l’epatite B; la meningite e la pertosse. Prendendo in considerazione questi dati preoccupanti, il governo italiano si è visto costretto a reintrodurre l’obbligatorietà contro ben dodici malattie, ovvero quelle coperte dal Nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale per il triennio 2017/2019.
Obbligatorietà vaccini: tra fatti e miti
Contrariamente a quanto si credeva all’inizio, il Ministero della Salute ha chiarito che i bambini non verranno sottoposti a dodici diverse iniezioni, bensì a quattro. Grazie alle combinazioni vaccinali si è riusciti a raggruppare quelli con una simile composizione. In più alcuni pediatri, tra i più rinomati, sono accorsi a chiarire che il sistema immunitario dei bambini non viene né indebolito né sovraccaricato dalle vaccinazioni (sia quando si somministra un singolo vaccino; sia quando se ne somministra più di uno contemporaneamente). altro mito da sfatare è quello del business sui vaccini svolto dalle aziende farmaceutiche. Certo, è innegabile che queste ultime guadagnino sulla produzione dei vaccini; sarebbe altresì impensabile che esse possano investire sulla ricerca e sullo sviluppo scientifico sprovvisti di fondi e senza un tornaconto economico.
Obbligatorietà vaccini: dall’anagrafe vaccinale alla riduzione delle multe
I vaccini sono completamente gratuiti. Tra le novità del decreto vi sono la riduzione delle multe alle quali verranno sottoposti i genitori che non vaccineranno i propri figli; l’istituzione dell’Anagrafe vaccinale nazionale (ovvero, un registro della situazione vaccinale di tutti gli italiani). Dal canto loro, molti oppositori continuano a sostenere con fermezza che quella dell’obbligatorietà sia una vera e propria ingiustizia; nonché un pericolo per i bambini, dato che verrà introdotta nel loro organismo una serie di sostanze tossiche – come il mercurio – di cui i vaccini sarebbero composti. Accusa, questa, smentita più volte dal Ministero della Salute.