Renzi? Bene in Europa, ora via alle riforme. Parola di Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei. In un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’, l’esponente PD loda l’azione del premier in sede comunitaria.
RENZI CONVINCENTE – “Renzi è stato molto abile nel convincere 27 capi di Stato e di governo a impegnarsi per cambiare il volto dell’Europa”, l’opinione di Gozi. Che considera l’accordo sulla flessibilità raggiunto in sede UE cone un “cambio di passo”, che favorisce il passaggio “dall’applicazione statica delle regole finalizzate unicamente alla stabilità, a una visione dinamica legata ai nuovi obiettivi politici contenuti nel documento Van Rompuy, e alle riforme strutturali”. Per Sandro Gozi l’obiettivo è chiaro: “le politiche europee devono accompagnare e incoraggiare le riforme, non ostacolarle con un approccio puramente contabile”, favorendo l’utilizzo della clausola di flessibilità presente nelle regole ma “sinora negata all’Italia”.
RIFORME E PRIORITA’ – Una clausola che quindi punti a favorire le riforme strutturali orientate alla crescita, alleviando la pressione dello scadenziario del percorso pubblico. Minor pressione sul debito in cambio di un’azione virtuosa sulle riforme, le quali devono essere il prossimo obiettivo del governo Renzi. “Ora bisogna che si convinca anche chi in Italia, in Parlamento e fuori, rallenta le riforme”, sostiene Sandro Gozi. Tocca “al governo, al Parlamento e alle forze economiche e sociali dare un senso concreto al contesto europeo”. Dando priorità al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, con l’immissione sul mercato di un flusso di denaro di circa 60 miliardi. Una cifra che, secondo Gozi, porterà ad un aumento momentaneo del debito pubblico, un approccio “che per primi abbiamo proposto e che è stato condiviso da tutti i leader europei”.
POLITICA ENERGETICA ED ISRAELE – Intervenendo alla trasmissione televisiva ‘Agorà’, Sandro Gozi sottolinea le priorità UE: “mettere al centro delle politiche europee la politica dell’energia deve essere la grande priorità dell’Europa nei prossimi, così come l’innovazione digitale“. E, a proposito di vicende internazionali, si sofferma sulle tensioni in Israele: “la situazione è molto preoccupante, tutta la comunità internazionale deve impegnarsi perchè non ci sia escalation eccessiva che ci fa ritornare ancora indietro nei rapporti tra israeliani e palestinesi“.
Emanuele Vena