Prezzo petrolio: uragano Harvey provoca calo, le previsioni
Prezzo petrolio: uragano Harvey provoca calo, le previsioni
Il prezzo del petrolio come sappiamo dipende da dinamiche complesse, e anche un uragano può contribuire a modificarlo.
E’ quanto sta accadendo con l’uragano Harvey che ha colpito il Texas, e in particolare una zona con molti pozzi e soprattutto molte raffinerie.
La chiusura dei pozzi per le condizioni atmosferiche ha provocato un calo della produzione di greggio. A questo punto ci si potrebbe aspettare come accaduto in altre occasioni un effetto al rialzo del prezzo del petrolio. E del resto gli analisti si attendevano un impatto piuttosto pesante dell’uragano.
E invece l’effetto è stato l’opposto, quello di un crollo dei prezzi? Perchè? Proprio perchè oltre che i pozzi sono state chiuse molte raffinerie, che sono la maggiore fonte di domanda di petrolio. La più grande tempesta degli ultimi 10 anni negli USA quindi ha fatto diminuire l’offerta, lì è concentrato il 20% della produzione, ma forse anche di più la domanda, visto che nelle stesse aree vi è il 30% delle raffinerie. Da qui le ragioni del calo.
Prezzo petrolio, Brent a 51,49 dollari
Ieri il greggio è sceso di quasi l’1% a 51,49 dollari secondo l’indice Brent, mentre il Wti è calato a 46,06, con un -0,82%.
C’è attesa per il dato delle scorte. Le stime dicono che ci sarà ancora un calo, ma inferiore a quello precedente di 3 miliardi e 327 milioni. Secondo la Energy Information Administration sarà di un miliardo e 908 milioni. Questo dovrebbe rallentare l’aumento dei prezzi, favorendo forse un altro calo se vi saranno altri elementi come l’uragano che spingeranno in questa direzione.
Anche se certo le condizioni atmosferiche sono tipicamente un fattore molto contingente, e non strutturale, destinato a mutare anche molto velocemente. Difficile fare affidamento su questo tipo di elementi per prevedere i prezzi del petrolio nel medio periodo.
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