Accredito pensione scuola: cedolino su portale Inps, come vederlo
Tantissimi i dipendenti della scuola che andranno in pensione dall’1 di settembre. Più o meno 25mila tra presidi; insegnanti; membri del personale ATA. Il loro primo assegno pensionistico conterrà anche lo stipendio se: hanno presentato le dimissioni entro lo scorso gennaio; fatto domanda di pensionamento entro lo scorso giugno. Una legislazione particolarmente frammentata ha determinato situazioni contributive molto diverse. In base ai requisiti maturati al 31 dicembre 2017, si possono racchiudere in 4 categorie; ciascuna presenta numerose varianti: pensioni anticipate “ex anzianità”; pensioni di vecchiaia; assegni con requisiti ante Fornero maturati entro dicembre 2011; assegni con “opzione donna”.
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Anche per i dipendenti della scuola, l’accredito dei nuovi assegni è effettuato dall’Inps. L’ente prende i dati sulle contribuzione dalle denunce mensili delle scuole e dai dati del Miur sui nuovi pensionamenti. Per evitare sovrapposizioni tra le informazioni provenienti dai due canali, solo per il 2017, in accordo con il ministero dell’Istruzione, l’Inps ha scelto di raccogliere le posizioni contributive – in merito a riscatti; computo; servizio militare; ricongiunzioni – definite dagli Uffici Scolastici prima dell’1 settembre 2000. A questa data risale il cosiddetto “subentro” dell’Inps. La trasmissione dei dati tra le due fonti si è rivelata un’operazione complessa. D’altra parte, il calendario dei pagamenti sarà rispettato. La prudenza consiglia ai nuovi pensionati di monitorare comunque il processo di accredito.
Accredito pensione scuola: cedolino su portale Inps, come vederlo
Basta seguire questo link per accedere al servizio Inps che, offrendo tantissime funzioni, in particolare permette di: consultare il proprio cedolino pensione; verificare l’importo dei trattamenti liquidati ogni mese dall’ente; conoscere i motivi per cui l’importo può variare. Per utilizzare l’applicazione bisogna inserire il proprio codice fiscale e un apposito Pin fornito dall’Inps; si possono usare anche le credenziali SPID e CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
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