Festival della Politica 2017: il tempo del disordine

Pubblicato il 6 Settembre 2017 alle 13:32 Autore: Federico Gonzato
festival della politica

Festival della Politica 2017: il tempo del disordine

Massimo CacciariIlvo Diamanti, Marco Damilano, Alessandra Sardoni. Sono solo alcune delle personalità che si incontreranno nelle piazze di Mestre da giovedì 7 a domenica 10 settembre. L’occasione, come ogni anno, è il Festival della Politica, che nella prima settimana di settembre accende il dibattito ed il confronto culturale e politico nella città veneta.

Il Festival, organizzato dalla Fondazione Gianni Pellicani, giunge quest’anno alla settima edizione. Quello di questa kermesse, è un formato che ha riscosso nel corso delle varie edizioni un grande successo di pubblico e critica. Infatti, al centro del festival, nonostante il suo nome, non ci sono i politici.

Su questo aspetto, Nicola Pellicani, direttore del Festival, ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione: “Il successo delle scorse edizioni con migliaia di persone a seguire gli incontri, conferma come le persone siano stanche della politica ridotta a polemiche di giornata nei talk show, ma siano molto interessate ai problemi e soprattutto dimostrino il desiderio di capire, di trovare strumenti che aiutino a decifrare le grandi trasformazioni in atto in tutto il pianeta”. E ha continuato: “In una stagione in cui la politica appare così fragile, così poco autorevole, diventa quasi una necessità parlare di politica con i cittadini. Bisogna impegnarsi per restituire credibilità e autorevolezza alla politica stessa”.

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Il filosofo Massimo Cacciari accanto a Nicola Pellicani, direttore del Festival della Politica

Il filo conduttore di questa edizione sarà “Il disordine globale”. Un percorso, questo, che porterà il pubblico presente a comprendere maggiormente cause ed effetti dei grandi mutamenti del nostro tempo. Il fenomeno dell’immigrazione, la crescita delle disuguaglianze, il nuovo terrorismo, il ritorno dei nazionalismi e l’avanzare dei populismi: sono questi i fenomeni che al giorno d’oggi mettono in discussione equilibri sociali secolari. Questi argomenti saranno l’oggetto del dibattito fra gli ospiti illustri che animeranno il folto programma del Festival.

Non solo politica: filosofia, letteratura e fumetti

Sin dai tempi più remoti, è risaputo come la politica (quella con la “P” maiuscola, ovviamente) sia in un dialogo costante con le altre grandi discipline del pensiero umano. Per questo, ogni anno, il Festival della Politica di Mestre crea spazi privilegiati per un discorso che vada oltre la semplice politica, al giorno d’oggi assai screditata, aprendosi a discipline come la filosofia, l’arte, la letteratura e molte altre.

Piazzetta Candiani, uno dei luoghi del festival, si animerà grazie allo “Spazio Dostoevskij”. Una rassegna, questa, a cura del giornalista di Repubblica Antonio Gnoli. Gnoli, coadiuvato dagli esperti Fausto Malcovati, Andrea Tagliapietra, Vincenzo Vitello e Sergio Givone, terrà quattro incontri sull’apporto alla riflessione politica del celebre scrittore russo. Appuntamento dunque a partire da giovedì fino a domenica, a partire dalle 16.30.

Il Festival della Politica, poi, darà spazio anche alla riflessione filosofica. Piazzetta Candiani verrà dunque animata anche dalla riflessioni di importanti pensatori e filosofi, ogni giorno a partire dalle 18.00. Tra coloro che interverranno, coadiuvati da Massimo Donà, consulente scientifico del festival, ci saranno il filosofo torinese Maurizio Ferraris ed il friulano Luca Taddio, che nella giornata di sabato 9 terranno il dibattito dal titolo “Post-verità e democrazia”. Il giorno prima, invece, Piazzetta Pellicani ospiterà il filosofo Umberto Galimberti, che dialogherà con Tiziano Graziottin nell’incontro “Il tramonto dell’occidente”.

“Una delle novità del Festival è la nuova piazza Toniolo, quella che collega il centro culturale Candiani e il teatro Toniolo, da poco restaurata e per la prima volta utilizzata per eventi pubblici”, ha annunciato sempre Nicola Pellicani. Ecco, proprio a partire da Venerdì 8 settembre, la nuova piazza vedrà lo svolgersi della rassegna “Politica e fumetti”. La sezione sarà coordinata dal filosofo Giulio Gioiello e da Pier Luigi Gaspa. Tra gli altri, ci sarà la partecipazione del disegnatore e vignettista Riccardo Mannelli.

Un dibattito politico senza i politici: gli appuntamenti del festival

La politica, a scanso della vulgata comune, non è fatta solamente dai politici. Essa è soprattutto il frutto del confronto tra vari attori della società. Per questo, il Festival della Politica di Mestre punta a mettere in contatto i cittadini con gli esperti che analizzano, raccontano e studiano la politica.

Numerosi sono dunque, da questo punto di vista, gli ospiti del Festival, tra giornalisti, politologi, sociologi ed opinionisti. Gli incontri da tenere a mente sono molti, come molte sono le figure di spicco. Prima dell’inizio del festival, mercoledì 6 settembre ci sarà un’anticipazione alla kermesse interamente dedicata al centenario dell’area di Porto Marghera, dal titolo “PORTO MARGHERA 100”. In questa occasione, il racconto storico si intreccerà con il dibattito sui diritti e sul lavoro. Un discorso più che mai attuale, che vedrà la partecipazione dei principali rappresentanti del sindacalismo veneto come Paolo Bizzotto (CISL) Gerardo Colamarco (UIL) ed Enrico Piron (CGIL). Il titolo del loro dibattito si presenta come un monito: “Ripartiamo dal lavoro”.

Una foto storica di Porto Marghera

Spazio poi, nella serata di mercoledì, al dibattito di apertura del festival “Un futuro ancora da scrivere”, tra il direttore del festival Nicola Pellicani, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il presidente della casa editrice MarsilioCesare De MichelisPino Musolino e Giuseppe Ricci. Appuntamento dunque in Piazzetta Pellicani alle ore 19:00.

L’Europa, Trump e la politica italiana: i grandi opinionisti si confrontano

Tra gli ospiti illustri di questo Festival, ci sarà il politologo professore all’Università di Bologna Angelo Panebianco. Quest’ultimo discuterà sull'”L’Europa tra Brexit e Trump”, assieme al collega Massimo Teodori e al già menzionato Cesare De Michelis. Tutto questo, giovedì 7 settembre in Piazza Ferretto a partire dalle ore 19:00.

Venerdì 8 settembre, alle ore 17.00, nella sezione “L’ora del libro”, ci sarà la presentazione del saggio “Processo al nuovo” del giornalista de l’Espresso Marco Damilano. Damilano dialogherà quindi con il sociologo Ilvo Diamanti. Alle 19.00, invece, in Piazza Ferretto, lo stesso Diamanti replicherà col dibattito “La fine della Socialdemocrazia”, assieme a Massimo Cacciari e a Piero Ignazi. A seguire, l’incontro con i sindaci veneti alle ore 21.00, sempre in Piazza Ferretto.

Nel pomeriggio di sabato 9 settembre, si parlerà di Italia. In particolare de “Il Rebus elezioni”, una panoramica su prospettive e strategie dei principali attori politici in vista delle elezioni della primavera 2018. Attesissimo è il confronto fra il giornalista Claudio Cerasa, direttore de il FoglioAlessandra Sardoni e, ancora una volta, Marco Damilano.

Alla sera, alle ore 19.00, Massimo Cacciari tornerà a discutere con Ezio Mauro e Piero Fassino nell’incontro “La politica nel disordine globale”. Alle 20.45, Alessandra Sardoni torna per L’ora del libro, presentando il suo ultimo saggio dal titolo “Irresponsabili”.

Tra gli eventi di domenica 10 settembre, si deve ricordare la presentazione del libro dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Quest’ultimo presenterà “Poteri forti” (o quasi), assieme allo storico dirigente del PCI Emanuele Macaluso.

In chiusura del Festival, ci sarà la Francia al centro del dibattito. Il sociologo Renzo Guolo parlerà di Emmanuel Macron e della “rivoluzione liberale francese” in compagnia di Giuliano Ferrara e del giornalista de il Foglio Mauro Zanon. Tutto a partire dalle ore 19.00 in Piazza Ferretto.

Il questionario di gradimento: una strumento per avvicinare pubblico e Festival

Sempre il direttore Pellicani ha annunciato una nuova iniziativa per la kermesse di quest’anno: “Un’altra novità importante di questa edizione è il questionario che verrà somministrato al pubblico”.

Come si legge dal comunicato della Fondazione Gianni Pellicani, il questionario è stato pensato “per decifrare la tipologia del pubblico e l’impatto economico e sociale della manifestazione”. Uno strumento inedito per un festival nel contesto della città di Mestre.

“Potremmo capire così la tipologia del pubblico, la provenienza, la fascia d’età, il grado di interesse per gli incontri, e ottenere alcuni suggerimenti per migliorare il programma”, ha fatto sapere la Fondazione.

Appuntamento dunque a mercoledì 6 settembre per l’anticipazione del Festival della Politica 2017, e per l’inizio di questa attesa rassegna politico-culturale.

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L'autore: Federico Gonzato

Veronese, classe 1995. Nel luglio 2017 si laurea con lode in Scienze politiche all'Università di Padova. Studia Mass media e politica presso l'Università di Bologna - Campus di Forlì. Appassionato di giornalismo politico e società, segue l'attualità e il dibattito politico interno. Amante della lettura e della pallavolo, milanista nostalgico. Per Termometro Politico mi sono occupato di politica interna. Ora scrivo di Esteri, in particolare di politica d'Oltre Manica.
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