Correnti e magistratura è un tema ricorrente nella giustizia in Italia. Ne parla Enrico Costa, del Nuovo Centrodestra, che afferma: “Nessun atteggiamento ideologico nè intenti punitivi nei confronti delle toghe, ma è arrivato il momento di abbassare la ‘corrente’ al Csm“.
Il sottosegretario alla Giustizia Enrico Costa intervistato dalla Stampa spiega: “le decisioni della magistratura saranno percepite come molto più credibili”. Alla domanda se significhi lo stop alle correnti come strumento politico della magistratura risponde: “le correnti rispondono a logiche che prescindono dall’aspetto politico tout court. Sono però associazioni fortemente rappresentative degli interessi degli associati. E spesso questi interessi confliggono con il merito e la scelta del migliore. Direi che il governo punta ad una riforma contro-corrente”.
“Credo – continua Costa – sia la volta buona per affrontare dei temi che in un clima molto più teso e avvelenato erano assolutamente impossibili da avvicinare”. “Penso alle intercettazioni, alla responsabilità civile dei magistrati, alla prescrizione o al falso in bilancio». Quanto alla responsabilità civile dei magistrati, “resterà indiretta, su questo punto c’è ampia condivisione”.
Proprio in tema di giustizia novità in arrivo dal Governo. Riforma della giustizia in 12 punti da approvare a settembre. Due mesi, dal 1 Luglio al 31 Agosto, il tempo messo a disposizione dall’esecutivo per “discutere della giustizia in modo non ideologico” annuncia Renzi.