Legge elettorale: nuova bozza di Renzi, scettico Di Maio, il punto
Solo una settimana e verrà presentato il testo base di quella che potrebbe essere la prossima legge elettorale. Secondo indiscrezioni (riportate da affaritaliani) Il Partito Democratico ha lavorato sulal bozza per tutto il mese di agosto, tenendo in considerazione le necessità e desideri di una buona parte dei partiti dell’arco parlamentare. In particolare, si cercherà di conciliare le istanze dell’ala maggiormente di sinistra del PD; la “nuova sinistra”, attualmente diffuminata in piccoli partiti ma con un certo peso parlamentare; le necessità dei centristi (sempre al limite della soglia di sbarramento).
Legge elettorale: la bozza e le prime indiscrezioni
Riportando testualmente Affaritaliani, si sarebbe parlato di una intesa di massima sulla possibilità di presentarsi in coalizione. Nello specifico, citando il portale;
“possibilità di presentarsi in coalizione con un premio di maggioranza graduale. Il 51% dei seggi alla Camera e al Senato, quest’ultimo su base regionale, per la lista o la coalizione che raggiunge il 35% dei consensi. Il 52% dei parlamentari per chi ottiene il 36% dei voti e così via fino al 55% dei seggi per chi è in grado di arrivare al 40% dei consensi. I collegi elettorali sarebbero relativamente piccoli con i capilista bloccati e i restanti posti eletti attraverso le preferenze e l’alternanza uomo-donna.”
In somma sintesi: sì alle coalizioni; si alla presenza di piccoli partiti; sì alle liste semi-bloccate. Inoltre, si parla di una soglia di sbarramento tra il 3% e 4%. Soglia che accontenterebbe i centristi. Elementi che sembrano voler riportare in auge un sistema bipolare. Tuttavia, la presenza di un terzo polo forte come il Movimento 5 Stelle porterà, necessariamente, a una ripartizione distinta dei seggi e a dinamiche parlamentari differenti.
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Legge elettorale: parlano Salvini e Di Maio
Per il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, C’è bisogno di una legge maggioritaria. Il segretario del carroccio rilancia l’idea di andare a votare con il mattarellum (legge elettorale mista, maggioritaria ma con una componente proporzionale). Il Movimento 5 Stelle, invece, opterebbe per il legalicum: ovvero, l’italicum corretto dalla Consulta. Sulla possibilità di una nuova legge elettorale, il candidato pentastellato in pectore, Luigi Di Maio, si definisce scettico. Infine, Forza Italia conferma la volontà di un modello alla tedesca. Renato Brunetta sottolinea la necessità di adottare “un sistema che trasforma i voti in seggi, con o senza premio di maggioranza alla lista o alla coalizione”.