Giulio Regeni, Alfano “Egitto partner inevitabile”. Silenzio sulla verità del NYT
Giulio Regeni, Alfano “Egitto partner inevitabile”. Silenzio sulla verità del NYT.
La recente inchiesta del New York Times sul caso Giulio Regeni ha sollevato diverse polemiche. Incrinando ulteriormente i rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto. Almeno a livello di opinione pubblica. Perché ai vertici del governo sembrano pensarla diversamente. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha infatti cercato di ricucire le relazioni con l’Egitto. Definendolo un partner inevitabile. In occasione dell’audizione sui rapporti tra Italia ed Egitto alle Commissioni riunite di Camera e Senato, Alfano ha elencato una serie di punti chiave per i quali Italia ed Egitto hanno avuto e devono continuare ad avere rapporti reciprocamente imprescindibili.
Giulio Regeni, rapporti tra Italia ed Egitto: le dichiarazioni di Alfano
Sono molti i punti chiave che rafforzano le relazioni tra Italia ed Egitto, per Angelino Alfano. Rapporti alimentati “da vicinanza geografica e storia millenaria fatta di intense relazioni fra i nostri popoli”. In chiave attuale? “La lotta la terrorismo. La gestione ragionata e coordinata dei flussi migratori. La risposta alle crisi regionali, passando per il contenzioso israelo-palestinese. La guerra in Siria, la crisi tra Paesi del Golfo. Il tema della gestione delle acque del Nilo”.
Su tali questioni, ha dichiarato Alfano, “l’Egitto è un partner ineludibile dell’Italia. Esattamente quanto l’Italia è partner imprescindibile per l’Egitto, la cui sicurezza e stabilità economica-sociale sono per noi fondamentali. Alfano ha poi continuato, affermando “che è oggettivamente impossibile per Paesi vicini nel Mediterraneo e con così tante sfide impegnative in comune, non avere un dialogo politico-diplomatico di alto livello”.
Il ministro degli Esteri tocca però anche il caso Giulio Regeni. Definendolo “una grave ferita per le nostre coscienze, per tutti noi e per l’intero Paese”. E respinge le accuse di servilismo nei confronti dell’Egitto. “Non ci siamo sottratti e in alcuni casi abbiamo promosso un confronto sugli sviluppi del caso”.
Giulio Regeni e la ricerca della verità
L’Italia continuerà a sostenere in tutte le sedi e con tutti i mezzi la ricerca della verità. Così farà l’ambasciatore italiano in Egitto Giampaolo Cantini con il collega britannico. Le indagini, insomma, continuano e generano “risposte ancora parziali, ma sempre in crescita”. Cantini sarà al Cairo il 14 settembre. Nello stesso giorno sarà presente a Roma anche il rappresentante diplomatico egiziano.
Anche il presidente del Senato Pietro Grasso ha voluto difendere la ripresa dei rapporti diplomatici con l’Egitto. Affermando che la ricerca della verità e della giustizia sarebbe ancora più complessa senza rapporti con l’Egitto.
Nessuna parola sull’inchiesta del NYT sul caso Giulio Regeni
Nessuna parola proferita sulla inchiesta del New York Times sul caso Giulio Regeni. È quanto denunciato dal Movimento 5 Stelle. Stefano Lucidi su Facebook, ha fatto riferimento all’imbarazzante silenzio del ministro degli Esteri. “Che consegna il caso Regeni all’elenco delle tragedie italiane che resteranno senza risposta”. Dello stesso avviso Alessandro Di Battista, che richiama alle “prove esplosive rivelate dal NYT”. Con il silenzio di Alfano che fa di Regeni un martire sacrificato “sull’altare degli interessi economici”.
Anche Lega Nord, per voce di Paolo Grimoldi, commenta le dichiarazioni di Alfano. Accusato di ridurre il Paese a una “Repubblica delle banane”. E denunciando “l’ennesima figuraccia internazionale.
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