Malaria in Italia: bimba morta, due casi nel reparto. Le ipotesi
E’ mistero sulla morte di Sofia, la bimba di quattro anni deceduta per aver contratto la malaria. Una malattia che in Italia è stata debellata negli anni ’50 del secolo scorso. L’ultima morta accertata per malaria risale ad oltre trent’anni fa. La bimba, figlia di una coppia residente a Trento, non è mai stata in un paese malarico ed era appena tornata da Bibione dove si trovava in vacanza.
Il 21 agosto era stata ricoverata presso l’ospedale di Trento per un esordio di diabete. L’ultimo giorno di ricovero della piccola è arrivata presso la struttura sanitaria una famiglia del Burkina Faso, di ritorno dal Paese d’origine, con due bambini affetti da malaria. I medici dell’ospedale escludono categoricamente il contagio. I due bambini si trovavano infatti in una stanza diversa da quella di Sofia.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, vuole però vederci chiaro. “Dalle prime indicazioni pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, il motivo per il quale sarebbe un caso molto grave. Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare”.
Sofia è stata colpita dalla forma più grave della malaria, quella celebrale. Viene trasmessa dal Plamodium Falciparum, la specie più aggressiva di un protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles. A nulla è valso il ricovero presso gli Ospedali Civili di Brescia dove la bambina è spirata pochi giorni fa.
Malaria: le ipotesi di contagio
Secondo Giampiero Carosi, infettivologo dell’università di Brescia contatta dall’Ansa, l’ipotesi più probabile è che una zanzara abbia punto qualcuno infetto, magari dopo un viaggio, e poi abbia trasmesso il plasmodio alla bimba.
Tesi da non scartare visto che “la zanzara vive come ciclo 20 giorni e non ha progenie quindi non c’è il rischio che possano esserci altre zanzare nate dal vettore” spiega il professor Alberto Matteelli, esperto di malattie tropicali.
E’ anche possibile che la bimba possa essere stata infettata da una zanzara giunta dall’estero in qualche bagaglio. D’altronde i dati del Ministero della Salute parlano chiaro; dal 2011 al 2015 sono stati notificati 3.633 casi, di cui l’89% con diagnosi confermata. La quasi totalità è d’importazione.