Bollo auto progressivo: super aumento in arrivo, forse gia nel 2018
Dal prossimo anno, potrebbe arrivare una super stangata per i possessori di determinati autoveicoli. Si sta valutando, delineando sempre più concretamente, la possibilità di istitutire un bollo auto progressivo, che tenga in considerazione l’impatto ambientale delle vetture. In particolare, per i possessori di Euro 3 (in giù) si prospetta un incremento considerevole. La proposta potrebbe rientrare già nella legge di bilancio del 2018.
Bollo auto progressivo: dalla potenza all’inquinamento, cambia il discriminante
Cambia il fattore discriminante per l’introduzione del bollo auto progressivo. È questa la sostanziale novità sul tema. La virata è decisa: il calcolo per il bollo si baserà non tanto sulla potenza della vettura, bensì sul suo impatto ambientale. L’obiettivo è quello di fomentare l’acquisto di auto maggiormente sostenibili e sensibilizzare l’opinione pubblica circa la qualità dell’aria.
Molti altri Paesi hanno optato per una via simile e, in certi casi, anche più drastica. In molti Paesi del Centro e Nord Europa si sono adottate misure volte a incentivare l’acquisto di auto ibride o elettriche; si disincentiva l’utilizzo e l’acquisto di macchine a benzina; si limita la circolazione di queste ultime.
Bollo auto progressivo: parla Laura Puppato
Una delle prime promotrici di questo cambio di rotta è la senatrice del Partito Democratico, Laura Puppato. La senatrice fa parte della Commissione Ambientale della sua Camera. La Puppato afferma che questa proposta “rientra in una prima fase di avvio di un tipo di valutazione economica basata non sono sul Pil, ma anche sulla sostenibilità e sulla giustizia ambientale. Il 2017 è stato il primo anno in cui alcuni indicatori del Benessere Equo e Sostenibile sono entrati nella manovra finanziaria”.
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Bollo auto progressivo: le critiche
La stangata potrebbe colpire famiglie già in difficoltà, considerando che una buona parte di coloro che dispongono di vetture Euro 3 o inferiori non hanno la possibilità di cambiare veicolo. Va considerato che i principali veicoli da lavoro (quali camion e furgoni) in circolazione, non dispongono di una certificazione Euro 4.