Scuola obbligo, tutto l’analfabetismo in Africa in una mappa
In pochi altri periodi come in questo si parla tanto in Italia delle condizioni dell’Africa Subsahariana.
E’ l’emergenza immigrazione che porta l’Africa nelle nostre case. “Aiutiamoli a casa loro” è diventato uno slogan trasversale.
E allora quali sono le condizioni in cui si trova l’Africa in questo momento? Dalla mappa di seguito osserviamo il livello di alfabetizzazione.
La prima cosa che salta all’occhio è che anche se spesso si parla genericamente di Africa, le differenze tra Paese e Paese, anche vicini, sono enormi. Si passa da Stati con percentuali di alfabetizzati di stampo di livello europeo, a luoghi in cui solo una persona su 5 sa leggere e scrivere.
E guarda caso tra questi Paesi vi sono alcuni di quelli da cui partono o transitano molti di coloro che poi sbarcano in Italia.
Scuola obbligo, in Niger solo il 19,1% ci è andato
Vi è una fascia, corrispondente all’incirca al Sahel che va dalla Guinea alla Somalia, in cui meno della metà della popolazione sa leggere. Solo il 30,1% in Guinea, il 19,1% in Niger, il 31,8% in Somalia. Il 31,9% in Sud Sudan. Si tratta di percentuali simili a quelle europee dell’Ottocento. Decenni di guerra, di incremento demografico incontrollato e di ignoranza da parte dei governanti hanno lasciato indietro gran parte della popolazione. Va meglio in Kenya, in Ghana, in Gabon, in Tanzania, in Camerun, in Congo, dove si rimane tra il 70% e l’80%. I massimi si raggiungono in Libia, in Sudafrica, e nelle isole come Seychelles e Mauritius. Governi di tipo anglosassoni e gli sfori del regime di Gheddafi dall’altro hanno prodotto quest risultati. Ancora piuttosto indietro Paesi relativamente ricchi come Egitto e Marocco, con livelli di alfabetizzazione inferiori a quelli di Congo o Ruanda.
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