Atletico Madrid – Malaga: la cronaca. Griezmann battezza il Metropolitano.
Atletico Madrid – Malaga: la cronaca. Griezmann battezza il Metropolitano.
Buona la prima per l’Atlético nella sua nuova casa. Un gol del talento francese Antoine Griezmann mette in ginocchio un Malaga sempre più ultimo.
Atletico Madrid – Malaga: le formazioni
CLUB ATLETICO DE MADRID
13 Oblak, 20 Juanfran, 2 Godin, 19 Lucas, 3 Filipe Luis, 5 Thomas, 14 Gabi (Cap), 6 Koke, 8 Saul, 7 Griezmann, 11 Correa. Panchina: 1 Moya, 9 F. Torres, 10 Carrasco, 15 Savic, 17 Vietto, 21 Gameiro, 22 Nigo Gaitan. Alleantore:Diego Pablo Simeone
MALAGA F.C.
1 Roberto, 18 Rosales, 4 Luis Hernandez, 3 Diego, 15 F. Ricca, 5 Rolon, 14 Recio (Cap), 8 Adrian, 11 Chory, 28 Mula, 9 Borja. Panchina: 6 Kuzmanovic, 10 Juanpi, 12 Cifuentes, 20 Keko Gontan, 22 Baysse, 24 Diego Rolan, 25 Andres Prieto. Allenatore: Jose Miguel Gonzalez
Atletico Madrid – Malaga: primo tempo “addormentato”
Ore 20,45. Dopo varie coreografie spettacolari che hanno intrattenuto il pubblico sugli spalti, finalmente ci siamo. Calcio d’inizio. La partita inizia come da previsioni, con i padroni di casa quasi sempre in possesso del pallone e nella metà campo avversaria, che provano larghe manovre per allargare il gioco, e il Malaga che si limita a sfruttare le ripartenze che i colchoneros a volte concedono. Al ’10 il primo brivido del match, con Correa che spreca dal limite dell’area di rigore calciando alto.
La prima metà di gioco scorre senza troppe apprensioni per il pubblico del Metropolitano fino al ’37, quando Oblak è chiamato ad uno dei suoi noti miracoli da un tiro da distanza ravvicinata di Borja Baston, il 9 del Malaga, a conclusione di una magistrale giocata di contropiede. Si chiudono così a reti inviolate i primi 45 minuti di gioco sul nuovo campo dell’Atletico.
Atletico Madrid – Malaga: nel secondo tempo, il Cholo cambia musica
L’Atletico rientra dagli spogliatoi con una propensione più offensiva, grazie all’inserimento del belga Y. Carrasco al posto di Thomas Partey, e la scelta del Mister si dimostra un’intuizione felice fin dai primi secondi. Carrasco e Felipe Luis, tra i più ispirati dei suoi ieri sera insieme a Correa, iniziano a mettere a ferro e fuoco la fascia sinistra e il Malaga inizia ad avere i primi seri problemi. Dopo 3 minuti che è sceso in campo il fantasista belga conclude una splendida azione personale con una rasoiata che sfila di poco a lato della porta difesa da Roberto.
Il gol è nell’aria, e Simeone lo sente: manda a scaldare un’icona, Fernando Torres, per mandare in campo anche il peso della sua storia oltre ai suoi centimetri. E, por cierto, il Wanda Metropolitano risponde all’appello, invocando a gran voce il nome del niño e rinnovando l’impeto della carica per i propri beniamini.
Come si è vissuta l’attesa della prima al Metropolitano
La gioia del primo gol se la guadagna Griezmann
E di fatti, quando Torres a bordocampo si appresta ad entrare in campo per sostituire Correa, quest’ultimo si inventa un guizzo con cui sguscia via a due avversari sulla destra e, quasi da fondocampo, mette a centro area un bel cross teso per il tap-in vincente di Antoine Griezmann. Ed esplode la festa allo stadio!
Pochi minuti dopo si concretizza finalmente il cambio. Un osannato Angel Correa lascia il posto a Torres, che entra subito in partita con uno spirito di sacrificio ed un entusiasmo altissimi. Arrivano altre poche occasioni da rete, anche se l’Atletico si limita negli ultimi minuti a congelare la partita con una serie di passaggi che provocano altrettanti “olèè” sugli spalti, e il Malaga che prova, senza crederci troppo, a cercare un pareggio in extremis. Arriva poi il triplice fischio del direttore di gara, e finalmente i giocatori possono festeggiare con tutta la tifoseria in un lungo giro di campo: obiettivo centrato, buona la prima!
Vito Lafasciano