Sondaggi elettorali EMG, frenata per la Lega, su M5S e PD
Sondaggi elettorali EMG, frenata per la Lega, su M5S e PD
Questa settimana secondo EMG si è fermato un trend, quello dell’ascesa della Lega Nord, che da un po’ di tempo sembrava inesorabile.
Il centrodestra se unit rimane saldamente in testa rispetto a Movimento 5 Stelle e PD, ma le differenze vanno esaurendosi come emerge anche da altri sondaggi. A quanto pare le polemiche interne alla coalizione tra Berlusconi e Salvini, e qualche guaio giudiziario della Lega hanno avuto un leggero effetto negativo.
In testa rimane, con un vantaggio tuttavia ridotto, il partito di Grillo. La sinistra radicale appare ancora a livelli bassi e ognuno dei suoi partiti è sotto lo sbarramento, se non sarà raggiunto un accordo su una lista unitaria.
Il sondaggio si basa su dati raccolti come sempre su un panel di intervistati di circa 1800 casi.
Sondaggi elettorali EMG, Lega giù del 0,6%, PD su di mezzo punto
Il Movimento 5 Stelle guadagna lo 0,3% e si porta al 28,3%, solo mezzo punto sopra il Pd che gode di una crescita del 0,5% e va al 27,8%.
Nel centrodestra la Lega Nord ha un arretramento del 0,6%, ma rimane saldamente il primo partito della coalizione con il 14,9%, davanti a Forza Italia, ferma al 12,1%. Pressochè stabile Fratelli d’Italia al 5,1%. Nel complesso il centrodestra è al 32,1%, decisamente primo se si formasse un listone che ora è tuttavia ancora lontano.
Listone da cui sarebbe esclusa Alternativa Popolare, lontanissima dallo sbarramento del 3% al 2,2%.
Sotto la soglia anche MDP al 2,7% e Sinistra Italiana al 2,1%. L’unica speranza per loro è unirsi, ed è in questa direzione che non senza difficoltà si muove Pisapia.
A livello di seggi si registra una crescita degli scranni per il M5S, +2, per il PD, +3, e un calo soprattutto per la Lega Nord che ne perde 5.
Globalmente i sovranisti di Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia scenderebbero a quota 333. Sarebbe comunque una maggioranza più che sufficiente per governare, soprattutto perchè l’alternativa di un governo PD-Forza Italia si fermerebbe solo a 290.
Soprattutto a causa del mancato raggiungimento dello sbarramento da parte di forze minori che ora dovranno quindi riorganizzarsi
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L'autore: Gianni Balduzzi
