Beppe Grillo ha preso la parola oggi davanti al nuovo Parlamento europeo di Strasburgo. E, com’era prevedibile, non ha lesinato attacchi a nessuno. Dopo una battuta d’esordio sul premier (“Renzi chi? Sono qui per parlare con la Merkel”), il leader del Movimento 5 Stelle ha preso la parola attaccando l’Europa e Schulz. “Questa è un’Europa che è fallita, Schulz è venuto in Italia a fare campagna elettorale con i soldi pubblici, nostri. Ha detto che sono un venticello che passa. Io sono un venticello che passa? Stai attento Schulz perchè io ora sono qua con altri 17…”.
L’ex comico ha invitato poi l’Ue a non dare più finanziamenti all’Italia: “Io sono venuto qui a guardare i conti e a dire di non dare più soldi all’Italia, perché scompaiono in tre regioni: Sicilia, Calabria e Campania, dove ci sono la mafia, la ‘ndrangheta e la camorra”.
Non potevano mancare riferimenti alla politica economica di Bruxelles: “Vogliamo cambiare l’Europa. I trattati fatti a Maastricht, Lisbona e Amsterdam non sono stati rispettati, ma sono stati cambiati con i regolamenti”. Ha parlato di ‘ truffa delle parole’: “Quest’Europa ci obbliga a fare un fiscal compact – ha aggiunto – parole che la gente non capisce. È la loro forza non farci capire. Noi vorremmo un’Europa diversa, fatta dai cittadini e che non sia di banche e di finanza”.
Parole finali al miele per il leader dell’Ukip Nigel Farage: “Amo le persone come Farage, perché è uno che si emoziona. Ci siamo trovati subito. Noi abbiamo cambiato la politica in Italia, lui la vuole cambiare a Londra. Noi abbiamo cambiato il Parlamento italiano, abbiamo già fatto la rivoluzione. Se mi va male in Italia – ha aggiunto rivolgendosi al leader degli euroscettici – vengo a stare da te a Londra, preparati”.