Concorso pubblica amministrazione: bando per 500 mila, come stanno le cose
Un numero difficile da comprendere, specialmente in tempi di crisi (nonostante la fase peggiore sia ormai alle spalle). Cinquecentomila. Ecco i posti che saranno disponibili nell’arco dei prossimi quattro anni, per il pensionamento di un grandissimo numero di dipendenti pubblici. La figura dell’impiegato pubblico – nonostante la generalità e l’ampiezza di professioni e mansioni a cui può corrispondere – risulta essere il lavoro più ambito. Trovare un proprio posto all’interno della grande macchina burocratica italiana sembra, quindi, il sogno di tanti. Un sogno che potrà vedersi realizzato per moltissimi – giovani e non -. Ma andiamo con ordine.
Concorso pubblica amministrazione: unico e imponente?
Stando alla volontà della Ministra Madia, si provvederà a emettere un unico bando per entrare nella Pubblica Amministrazione. Non ci sarà bisogno, quindi, di testare le proprie qualità (e, perchè no, la propria sorte) in più di un solo concorso. Occasione unica e presumibilmente irripetibile. Il “concorsone” potrà essere indetto unicamente dalle amministrazioni centrali, come Ministeri, Inps ed Inail, e si baserà su piani triennali.
Concorso pubblica amministrazione: la saggia scelta della semplificazione
Tra i punti di merito del nuovo modus operandi, troviamo l’accorpamento dei bandi in un’unica pagina istituzioniale e centralizzata. Ciò semplificherà – se dovessero realizzarsi le premesse – la ricerca dei concorsi, evitando di navigare su molteplici siti istituzionali
Concorso pubblica amministrazione: chi rientra, chi no, quali criteri
Il concorsone – come potrebbe essere rinominato, dovuto alla “posta in palio” – non comprenderà il settore scolastico; le forze dell’ordine; gli apparati militari. I requisiti per poter accedere a queste carriere sono troppo differenti per poterli ricondurre al concorsone per la Pubblica Amministrazione. Tra i criteri tenuti maggiormenti in considerazione per la valutazione dei candidati ad ottenere un posto nella PA, troviamo la buona conoscenza della lingua inglese; la conoscenza di una seconda lingua straniera (a scelta dal candidato) e un buon livello in campo informatico. Tutto volto alla digitalizzazione della PA e all’ottimizzazione delle risorse.
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