Terremoto Amatrice: cambio residenza per incassare 900 euro al mese
Lucrare sul dramma. Senza vergogna e senza un minimo di senso di colpa. E’ avvenuto dopo il terremoto dell’Aquila; con un giro di mazzette per assegnare i lavori post-terremoto e le New Town di Berlusconi con una casetta su 10 inagibile; avviene oggi dopo il terremoto dello scorso 24 agosto 2016. Dopo le polemiche per i soldi raccolti via sms e ancora in pancia della Protezione Civile, come ha denunciato nei giorni scorsi il sindaco di Amatrice, per la legge del contrappasso ora è lo Stato a subire una frode da parte dei suoi cittadini. Dopo il terremoto, infatti, alcune famiglie hanno deciso di spostare la loro residenza ad Amatrice per incassare il contributo mensile; 120 gli indagati.
Terremoto Amatrice: 120 indagati
In base all’ordinanza della protezione civile del settembre 2016, ai sindaci dei comuni colpiti spetta l’erogazione delle somme destinate alle famiglie vittime del sisma. Il contributo varia da un minimo di 400 euro, per i nuclei familiari composti da una persona, a un massimo 900 euro. Dopo il sisma che ha devastato il Centro Italia, molte famiglie si sono state costrette a trovare una sistemazione alternativa. Tanti però hanno deciso di spostare la residenza per incassare il contributo. Il numero eccessivo di domande ha insospettito la Procura che ha avviato immediatamente le dovute verifiche.
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
Terremoto Amatrice: le indagini
Truffa e falso. sono questi i due reati ipotizzati dal procuratore di Rieti Giuseppe Saieva che si accinge a chiudere le indagine. Alcuni residenti ad Amatrice o Accumoli, ma domiciliati nella Capitale, avrebbero omesso (per usare un eufemismo) di dichiarare che l’effettiva abitazione non era quella ridotta in polvere. In sostanza, non erano veri sfollati. E quindi non avrebbero avuto diritto al contributo dello Stato. Inoltre, l’aumento improvviso di cambi di residenza ha fatto crescere i sospetti. C’è anche chi, intanto, ha deciso di restituire i soldi già incassati, sperando in pene più lievi.
Terremoto Amatrice: ancora macerie
A un anno di distanza le macerie sono ancora lì. Le casette non sono ancora state consegnate a tutti. Molti aspettano ancora di capire quando potranno ritornare nelle loro le abitazioni. Una situazione comune a molti terremotati. La procura ha già chiuso le inchieste per i crolli delle case dell’Ater (istituto case popolari) ad Amatrice e del campanile di Accumoli. In questo caso gli indagati sono in tutto 12, soprattutto ex tecnici del comune.