Zeman viene accolto come una star a Cagliari nel giorno della sua presentazione ufficiale: conferenza stampa gremita e tanti tifosi ad attendere il tecnico boemo che, a sessantasette anni, non si tira indietro e sposa il progetto del nuovo Cagliari di Giulini.
Proprio il neo presidente si preoccupa di annunciare Zeman dopo aver dettato una linea per il calciomercato molto flessibile: “Non c’è un budget preciso, finora abbiamo speso un milione per il portiere Colombi e uno per la punta Capello. Non vorremmo perdere la coppia di difensori Astori-Rossettini, potremmo fare un sacrificio se andremo a prendere due giocatori importanti che stiamo seguendo. Non rimarrà chi sta qui malvolentieri.”
Dopo aver chiarito la situazione mercato, è Zeman a dover parlare – anche se forzatamente come suo solito – “Mi piace stare sul campo, mi piace lavorare con i giovani che mi fanno ringiovanire. Mi ero accordato col Bologna, ma mi sono spaventato per la situazione societaria. Mi fa piacere essere a Cagliari con un presidente giovane, con una nuova proprietà, con l’idea di fare il mio calcio e divertire. Non esiste un giocatore incedibile, vorrei che Astori restasse. Cagliari è una piazza che fa la Serie A da tanti anni, l’unica cosa che manca è lo stadio”
Su Conti: “L’ho fatto giocare nel ’98, ha personalità, è un giocatore importante, con me il regista non deve correre tanto”. Il boemo, stuzzicato dalla domanda sulla sua precedente esperienza sulla panchina giallorossa, risponde così: “Io credo di aver fatto bene, altri magari non sono d’accordo. Ho battuto Inter, Milan e Fiorentina, la squadra è arrivata in finale di coppa Italia, le ho fatto guadagnare tanti soldi dalle cessioni di Osvaldo, Lamela e Marquinhos, valorizzando i giovani”.
Una persona che non ha mai mandato a dire nulla come poteva esimersi dal tirare qualche sacrosanta frecciatina ai vertici del calcio italiano? “Ci vuole gente che ama il calcio e non i soldi. Non c’è un allenatore ideale per me. Noi siamo rimasti indietro, qui si fa poco, altrove si fa. Pensavamo che non ci potesse succedere nulla e ci siamo sempre detti che siamo bravi. Questo è il problema”.
Intanto rimane ancora il tempo al presidente Giulini per annunciare il nuovo direttore generale del Cagliari: sarà l’ex braccio destro di Massimo Moratti, Stefano Filucchi.