Bonus cultura ’99: 500 euro, poco il 61% di richieste

Pubblicato il 28 Settembre 2017 alle 10:04 Autore: Daniele Sforza
Bonus Cultura: poche richieste nel 2017

Bonus cultura ’99: 500 euro, poco il 61% di richieste.

Alla luce dei dati finora raccolti, il Bonus Cultura erogato ai ragazzi nati nel 1998 non ha riscosso quel successo che ci si aspettava. Il bonus cultura consisteva nell’erogazione di 500 euro per gli appena maggiorenni, soldi spendibili esclusivamente in beni e servizi culturali. Solo poco più di 350 mila ragazzi ha richiesto il bonus. Su ben 290 milioni di euro stanziati per l’occasione, 114 milioni sono diventati un avanzo. E non solo. I 500 euro del Bonus Cultura non sono neppure stati spesi nella loro totalità da molti ragazzi. A tre mesi dalla fine dell’anno, la speranza del governo è che i neodiciottenni finiscano le loro risorse in beni culturali. Così come un’altra speranza è che nei ragazzi nati nel 1999, i 500 euro regalati dal governo riscuotano maggiore credito.

Bonus Cultura 99: come funziona

Per far fronte alle esigenze dei ragazzi, e per compensare le mancanze del bonus cultura ’98, i ragazzi nati nel 1999 avranno maggiori opportunità di spendere i 500 euro del bonus. Infatti, tra i beni acquistabili, sono previsti anche la musica in streaming, gli album digitali. Senza contare i corsi di apprendimento di una lingua straniera. O anche di formazione musicale.

Se l’anno scorso ci si era focalizzati prevalentemente su cinema e libri, visti i risultati non ottenuti, quest’anno si è pensato ad ampliare l’organico di beni acquistabili anche sul fronte musicale. Tra i due – cinema e letteratura – è stato comunque il primo ad avere la meglio. Con il 77% di spesa, contro il solo 18% riservato ai libri. Segno inequivocabile di come giovani e lettura, nel nostro Paese, sia un rapporto ancora lontano dallo sbocciare.

Bonus Cultura 98: quali problemi alla base?

Come mai così poche richieste per il Bonus Cultura di quest’anno? Da un lato l’offerta risicata, dall’altro le difficoltà relative a Spid. Ovvero, all’attribuzione dell’identità digitale. Requisito indispensabile per ottenere il bonus. Interessante poi l’articolo di Repubblica, che raccoglie le opinioni di alcuni giovani nati nel 1998. Alcuni si lamentano della fortuna dei ’99, che avranno diritto anche ad acquistare musica. Altri protestano contro i problemi tecnici legati allo Spid. Altri confessano un disinteresse generalizzato verso la cultura. Mentre ce ne sono alcuni che denunciano la mancata comunicazione nelle scuole da parte degli insegnanti.

Nulla però che metta un freno alla voglia di cultura da parte dei ragazzi. L’impressione, però, è che per i diciottenni di oggi, “cultura” assume altri significati. Come l’iPad, ad esempio. O un lettore di ebook. O ancora, un computer. E c’è chi, giustamente, vorrebbe spendere quei 500 euro per pagare le tasse universitarie. Insomma, il beneficio c’è. Ma c’è chi ne richiede una revisione. Che forse non arriverà mai, visto che se il bonus ’99 dovesse avere il successo del bonus ’98, non sarebbe rifinanziato per la terza volta.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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