Sondaggi SWG, Movimento 5 Stelle: Di Battista leader più rispettato
Le primarie del M5S sono già alle spalle. Luigi Di Maio, Vicepresidente della Camera dei Deputati, è stato eletto – da circa 35.000 pentastellati – come il candidato da proporre come primus inter pares. Il nome da fare a Mattarella in sede di consultazioni al Quirinale. Tuttavia, un’altra figura di spicco del Movimento ha conseguito raggiungere la prima posizione per fiducia tra i leader pentastellati. È Alessandro Di Battista. Il romano è riuscito a conquistare la fiducia del 29% degli italiani, secondo SWG. Una percentuale maggiore di coloro che vedono di buon occhio il Vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.
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Sondaggi SWG, Movimento 5 Stelle: Di Battista al top. Di Maio solo secondo
Il sondaggio di SWG è stato effettuato su un campione rappresentativo della popolazione nazionale. Ovvero, non si basa unicamente sul segmento elettorale pentastellato. Pertanto, si può affermare – tenendo conto degli errori statistici – che il leader pentastellato più apprezzato dagli italiani sia Alessandro Di Battista. Il 29% ripone molta o abbastanza fiducia in uno degli uomini del celebre direttorio creato tempo fa da Grillo. Segue Luigi Di Maio, che gode della fiducia del 26% degli italiani. Riprendendo il sondaggio elettorale dello stesso istituto demoscopico, la fiducia in Di Maio si avvicina al valore elettorale del M5S. Valore che, nell’ultima settimana, è andato crescendo, dovuto alle primarie del partito e alla kermesse di Italia a 5 Stelle.
Sondaggi SWG, Movimento 5 Stelle: giù Grillo e Fico
Va peggio al garante del Movimento, Beppe Grillo, e il composto Roberto Fico, esperto in comunicazioni. Quest’ultimo era tra i papabili candidati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, stando ai rumors. Tuttavia, sia Fico che l’ancor più quotato Alessandro Di Battista hanno deciso di non presentarsi alle primarie, lasciando la strada spianata al giovane napoletano Di Maio. Fico ottiene la fiducia del 15% degli italiani. Un risultato tutto sommato non negativo, considerando il suo profilo da outsider. Per Grillo, invece, va il 22% della fiducia degli italiani. Ciò dimostra come anche una parte degli elettori pentastellati non si identifichino nel leader maximo.
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