Corea del Nord, ultime notizie: Al Baghdadi vivo, l’Isis appoggia Kim
Una registrazione audio diffusa ieri potrebbe aver segnato il ritorno di Al Baghdadi dopo 11 mesi di silenzio. Dura circa tre quarti d’ora; include vaghi riferimenti agli attentati sul suolo europeo, ai colloqui per il cessate-il-fuoco in Siria, alla Battaglia di Hama, a quella di Mosul. Al Baghdadi elogia i suoi miliziani per la strenua difesa della capitale irachena del Califfato; “adesso gli americani, i russi e gli europei vivono nel terrore, temendo gli attacchi dei mujaheddin” le parole pronunciate riguardo agli attacchi. L’audio è stato diffuso dall’agenzia di stampa Al Furqan, legata a filo doppio coi fondamentalisti; poi è rimbalzata velocemente tra i simpatizzanti Isis attraverso l’app Telegram. La sua autenticità resta difficile da confermare. Tuttavia, il Pentagono ha fatto sapere di non avere motivi per ritenerla falsa.
L’autoproclamatosi Califfo dello Stato Islamico è stato visto l’ultima volta nel luglio del 2014 nel corso di una preghiera alla Moschea di Mosul; l’Isis aveva appena preso la città. A giugno, le forze armate russe riferivano di averlo probabilmente ucciso nel corso di un bombardamento nei pressi di Raqqa. Un mese dopo, l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, basandosi sulle testimonianze di alcuni comandanti Isis, confermava la sua morte nella provincia di Deir al-Zour. Per l’intelligence Usa, invece, il Califfo sarebbe ancora nascosto da qualche parte nella Valle del Fiume Eufrate.
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Sempre nella stessa registrazione, il Califfo menziona l’escalation di tensione tra Usa e Corea del Nord. Si esprime soddisfazione per il fatto che i nordcoreani abbiano cominciato a “minacciare Usa e Giappone con il nucleare”. Secondo gli esperti il riferimento sarebbe all’ultimo batti e ribatti tra Washington e Pyongyang.