Rottamazione cartelle esattoriali in scadenza, nuova sanatoria in vista
Rottamazione cartelle esattoriali in scadenza, nuova sanatoria in vista.
Oggi lunedì 2 ottobre è il termine ultimo per il pagamento della seconda rata relativa alla rottamazione cartelle Equitalia. Tuttavia, sarebbe in vista una nuova sanatoria, che includerebbe una parte delle domande scartate. E che sarebbe finalizzata anche al recupero di tutti quei contribuenti che non hanno ancora aderito alla prima sanatoria. O che hanno versato in ritardo la prima rata, venendo quindi esclusi dalla prima sanatoria. La nuova rottamazione cartelle esattoriali sarebbe finalizzata al risanamento delle cartelle relative al primo trimestre o semestre 2017. L’ipotesi di una seconda rottamazione potrebbe concretizzarsi nella prossima manovra di bilancio. E replicare il successo della prima. Portando entrate nelle casse dello Stato al di sopra delle aspettative, come sta già accadendo. Risorse che servirebbero a finanziare le misure sulla crescita.
Rottamazione cartelle esattoriali: come pagare
La scadenza del pagamento della seconda rata era originariamente il 30 settembre. Che, essendo un sabato, è stata prorogata a oggi, lunedì 2 ottobre. Oggi è dunque il termine ultimo per mettersi in regola. Il ritardo del pagamento, infatti, comporterebbe l’esclusione dalla sanatoria. E i contribuenti ritardatari si troverebbero a pagare le cartelle senza sconti né benefici. Fino a oggi, oltre 1 milione di contribuenti ha approfittato dei benefici offerti dalla rottamazione.
Su ciascun bollettino ricevuto vi sono tutte le indicazioni del caso. Dall’importo al numero della rata. Passando per la scadenza del pagamento e per il codice RAV. Per mettersi in regola, si può pagare il bollettino presso diversi posti. Riepiloghiamo quali.
Rottamazione cartelle esattoriali: dove pagare
Come si può pagare il bollettino ricevuto della seconda rata relativo alla rottamazione cartelle Equitalia? E dove? Riepiloghiamo i diversi canali disponibili.
- Sportello bancario: si presenta il bollettino RAV allo sportello bancario. Di conseguenza l’operatore effettuerà l’operazione del pagamento.
- Domiciliazione bancaria: si paga il bollettino RAV tramite addebito diretto sul proprio conto corrente. L’importo da pagare è indicato sul bollettino stesso. Per operare tramite questo canale bisognerà compilare il modulo allegato alla comunicazione delle somme dovute e presentarlo presso la propria filiale bancaria. L’attivazione dell’addebito su c/c è da richiedere almeno 20 giorni prima della scadenza della rata da pagare. In questo caso il 12 settembre.
- Internet Banking: ci si recherà sul sito della propria banca e si utilizzerà il servizio relativo al pagamento dei RAV. Bisognerà quindi inserire il numero del bollettino e l’importo da pagare. La casuale non è obbligatoria (farà fede il numero del bollettino).
- Sportelli Bancomat: si potrà pagare il bollettino tramite gli sportelli ATM abilitati. Bisognerà usare la propria carta Bancomat e utilizzare il servizio relativo al pagamento dei RAV.
- Agenzia delle Entrate-Riscossione: sarà possibile pagare online tramite il sito dell’Agenzia, oppure recandosi presso uno sportello. Per la modalità online, bisognerà recarsi su www.agenziaentrateriscossione.gov.it, inserire il proprio codice fiscale, il codice RAV del bollettino e l’importo. Quindi bisognerà scegliere l’operatore tra quelli disponibili, tramite la piattaforma PagoPA. Oppure si potrà pagare allo sportello, presentando il bollettino.
- Ufficio Postale: bisognerà recarsi presso lo sportello di un ufficio postale e presentare il bollettino RAV. Quindi attendere che l’operatore proceda con il pagamento.
- Tabaccai convenzionati: il pagamento delle cartelle rientranti nella rottamazione potrà essere effettuato anche presso i tabaccai convenzionati con Banca 5 SpA, punti Sisal e Lottomatica. Anche qui bisognerà presentare il bollettino RAV, e l’operatore effettuerà la procedura del pagamento.
Rottamazione cartelle Equitalia: sanatoria bis in arrivo
Come scritto sopra, è allo studio l’ipotesi di una sanatoria bis, che potrebbe replicare il successo della prima. In quest’ultima, è rientrato infatti oltre 1 milione di contribuenti. La nuova sanatoria farebbe tirare un sospiro di sollievo ai ritardatari e a chi si è pentito di non aver aderito alla prima rottamazione. Secondo le stime, tra il 2018 e il 2019, potrebbero entrare nelle casse dello Stato più di 1,5 miliardi di euro. Si attendono anche i risultati della seconda rata, per capire se continuerà a ripetersi l’andamento positivo finora riscontrato. E che ha garantito allo Stato entrate per circa 1,8 miliardi di euro. Le nuove risorse servirebbero a finanziare le misure per la crescita e l’occupazione giovanile, tra le priorità del governo.
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