Bitcoin: arriva la criptovaluta di Dubai, come funziona.
Continuano a spuntare proposte relative a criptomonete di Stato. Dopo il successo di Bitcoin e la nascita di nuove monete digitali, anche Dubai sta pensando a una criptovaluta di Stato. La fonte proviene da agenzie di stampa locali. Che rimbalzano la notizia di come il governo di Dubai aveva già pensato ad abbracciare le tecnologie basate su Blockchain. Perché per quanto riguarda le criptovalute, è più la tecnologia Blockchain – ovvero il sistema su cui si basa – a far gola a governi e istituzioni. Questo grazie alle sue numerose potenzialità dal carattere rivoluzionario. E l’utilizzo di questa tecnologia potrebbe nascere proprio dallo sviluppo di una criptomoneta di Stato, l’emCash, che verrà usata per pagare servizi governativi e non governativi.
Dopo Bitcoin ecco emCash: la criptomoneta di Dubai
Il vicedirettore generale di Dubai Economia, Ali Ibrahim, ha battezzato la nuova criptomoneta come “legale”. Utilizzata per ogni tipo di servizi, “dal caffè quotidiano alla tassa scolastica dei bambini, dalle utenze di servizi fino ai trasferimenti di denaro”. A differenza di altri governi (vedi Cina), Dubai è fortemente favorevole all’utilizzo delle criptovalute e del sistema Blockchain, considerata come prossima importantissima innovazione tecnologica. E non è un caso che i principali governi e istituti di credito stiano fortemente puntando su quella tecnologia.
Ibrahim ha paralto di Dubai come ambiente ideale per lo sviluppo e l’adozione della Blockchain. “Usare questa tecnologia per effettuare transazioni finanziarie sarà più economico, rapido e sicuro”. Ibrahim è convinto anche di una cosa: ovvero degli “enormi vantaggi che avrebbero i governi, le imprese e gli stessi clienti ad abbracciare questa tecnologia”.
Il forte interesse di Dubai verso le nuove monete digitali cresce sempre di più. Non è un caso che recentemente il governo di Dubai abbia permesso perfino la vendita di proprietà immobiliari tramite la moneta virtuale più quotata del momento.
Bitcoin sopra 4000 dollari
Intanto BTC è tornato sopra quota 4.000 dollari. Al momento in cui stiamo scrivendo, nonostante un importante calo, BTC si attesta a quota 4.320 dollari. Questo dopo aver sfiorato quota 4.500 nella mattinata di ieri. E dopo il minimo di 4.284 dollari in quella di oggi.
Sul fronte finanziario, si schierano apocalittici e integrati. Nella prima fila spicca Jamie Dimon di JP Morgan, che qualche settimana fa aveva considerato BTC una vera e propria truffa. Minacciando di licenziare chi in JP Morgan pensasse soltanto di trattare con Bitcoin. Dall’altra c’è Goldman Sachs, che da mesi non cessa di tessere le lodi alla criptomoneta. Il CEO Stanley James Gorman, infatti, ha smentito chi ha definito BTC come moda passeggera, garantendone la sicurezza. E la benedizione arriva anche dalla direttrice generale del FMI, Christine Lagarde. Per il Fondo Monetario Internazionale, infatti, le criptomonete come Bitcoin “non minacciano l’esistenza delle monete tradizionali”.
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