Corea del Nord, ultime notizie: Trump no alla diplomazia, vuole la guerra?
La Casa Bianca interrompe qualsiasi tentativo di dialogo sul programma nucleare con i nordcoreani; i canali diplomatici resteranno aperti solo per trattare il rilascio di cittadini Usa detenuti nelle carceri del regime di Kim Jong-un. La precisazione si è resa necessaria quando le posizioni del Presidente Trump e del Segretario di Stato Tillerson sono apparse inconciliabili. Quest’ultimo aveva dichiarato che esistevano dei canali diplomatici aperti tra Washington e Pyongyang. “Siamo stati chiari; questo non è il momento di parlare” ha infatti dichiarato la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders.
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“L’unico dialogo che proseguiremo è quello sugli americani detenuti; oltre a questo nessun dialogo con la Corea al momento” ha precisato la Sanders. L’amministrazione americana starebbe trattando la liberazione di tre cittadini Usa via Onu; si tratta del missionario Kim Dong Chul e dei due studiosi Tony Kim e Kim Hak Song. Intanto, dal Dipartimento di Stato arriva una parziale retromarcia sulle ultime parole di Tillerson. Sarebbe stato frainteso; così hanno testimoniato off record alcuni funzionari; intendeva che gli Usa potrebbero dialogare con la Corea se questa invertisse la rotta sul nucleare.
Corea del Nord, ultime notizie: Trump no alla diplomazia, vuole la guerra?
Al primo sguardo, sembra che l’operato di Tillerson sia stato bocciato dal suo Presidente, ancora una volta; secondo alcuni commentatori, aumentano le possibilità di dimissioni. D’altra parte, questa versione è negata dall’entourage del Segretario di Stato; i tweet di Trump rientrerebbero in una più ampia strategia del tipo “poliziotto buono – poliziotto cattivo”. In pratica, la Casa Bianca nega che ci possa essere il dialogo, promettendo azioni sempre più dure, in modo da rendere l’apertura di Tillerson l’opzione migliore. Per questo i messaggi dei due appaiono in contraddizione. D’altra parte, tweet dopo tweet, l’azione del Segretario di Stato diventa sempre più debole; parallelamente, giorno dopo giorno, diventa evidente come gli Usa non abbiano un piano militare praticabile per disarmare la Corea.